Voluntary disclosure, quali sono i soggetti interessati e i requisiti richiesti per accedere alla procedura di rientro dei capitali dall’estero? Ecco qualche chiarimento in merito.
Voluntary disclosure, la procedura di rientro dei capitali illecitamente detenuti all’estero è stata approvata recentemente dal Parlamento italiano ed è ancora in attesa della pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale – prevista entro la fine dell’anno. Ma quali sono i soggetti interessati e i presupposti per l’accesso alla voluntary?
Chi può accedere alla Voluntary disclosure
I soggetti attivi della Voluntary disclosure sono innanzitutto i soggetti sottoposti a obblighi di monitoraggio fiscale per le violazioni commesse fino al 30 settembre del 2014. Rispetto alla formulazione originaria del ddl sulla collaborazione volontaria, la normativa sul rientro dei capitali dall’estero amplia la platea di coloro che possono accedere alla procedura. Di fatto, il testo approvato in via definitiva da Palazzo Madama permette l’accesso alla voluntary anche a i soggetti diversi dai destinatari degli obblighi di monitoraggio fiscale. In virtù di tale estensione, è possibile distinguere tra:
- la Voluntary disclosure estera, alla quale hanno accesso le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate;
- la Voluntary disclosure interna, a cui possono accedere tutti i contribuenti (quindi anche le società di capitali) per sanare le violazioni degli obblighi di dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e relative addizionali, delle imposte sostitutive delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta sul valore aggiunto, nonché le violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti d’imposta, commesse fino al 30 settembre del 2014. La Voluntary interna è accessibile in caso di violazioni commesse da società in connessioni con attivi esteri.
I titolari di attivi esteri, come definiti dalla normativa antiriciclaggio, possono accedere alla procedura per le violazioni commesse in Unico 2014.
Quali sono i presupposti per l’accesso alla Voluntary disclosure
Per quanto riguarda la Voluntary disclosure estera, il presupposto d’accesso è la violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale. Per i soggetti interessati alla Voluntary disclosure interna, invece, l’unico “requisito” è l’esistenza di violazioni fiscali interne.
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