Lo yuan continuerà ad aumentare nei prossimi mesi nonostante la mossa della Banca centrale cinese per frenare il valore. L’analisi.
Lo yuan continuerà ad aumentare il proprio valore nei confronti del dollaro, nonostante l’ultima mossa della Banca centrale cinese per frenare il rally.
Questa è la previsione di diversi analisti del settore, convinti che l’apprezzamento della valuta cinese, la quale ha raggiunto da inizio 2020 il valore del 3,9% sul mercato onshore, non si arresterà nei prossimi mesi.
Era dal 2017 che non si registrava per il CNY un risultato così forte nei confronti del concorrente americano.
Yuan più forte della Banca centrale cinese
L’azione della Banca centrale di Pechino, la quale garantiva agli investitori un vantaggio economico nello scommettere contro lo yuan, ha permesso di far registrare una lieve frenata alla moneta del dragone che si è fermata al 3,4% rispetto al dollaro.
Tuttavia in molti hanno commentato l’accaduto come una conseguenza momentanea dovuta ad un piccolo aggiustamento tecnico.
Infatti, nonostante la risposta immediata degli investitori alle politiche della PBOC, che aveva portato lo yuan ad un valore massimo di oltre 6,75, già nelle ultime ore questo è sceso a poco sopra 6,72.
Previsto aumento nei confronti del dollaro
Le previsioni vedono quindi un apprezzamento tale da portare entro la fine dell’anno il CNY in rapporto al dollaro a 6,65 e, a metà del 2021, a 6,60.
Nelle ultime ore è stato annunciato da parte della Banca centrale del Paese asiatico un’iniezione di 500 miliardi di yuan tramite prestiti a medio termine, con l’obiettivo di garantire una maggiore disponibilità di liquidità del proprio sistema bancario.
Le ragioni del successo dello yuan
I motivi del successo del denaro cinese sono riconducibili sostanzialmente a due ragioni, una di politica interna e l’altra invece che fa riferimento ad un prossimo scenario internazionale.
Il primo è strettamente legato ai piani di rilancio messi in atto dal regime per contrastare la flessione economica dovuta alla pandemia da coronavirus, grazie ai quali il Prodotto Interno Lordo è stato tra i pochi al mondo a non registrare un risultato inferiore allo zero.
Inoltre, per il 2021 è previsto un balzo in avanti del PIL dell’8,2%, secondo le analisi riportate dal World Economic Outlook.
Non solo. Una possibile vittoria di Biden contro Trump alle prossime elezioni USA permetterebbe un disgelo nei rapporti tra le due economie, con la conseguenza di un’ulteriore espansione per l’economia cinese.
Al tempo stesso le previsioni sulla sua controparte, ovvero il dollaro, registrano un segno opposto. Goldman Sachs, insieme a UBS e Invesco, ha infatti annunciato di essere pronta a scommettere contro la valuta statunitense, per la quale è previsto un deprezzamento già per il termine del 2020.
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