Con il continuo aumento dei contagi, alcune Regioni italiane rischiano di passare alla zona gialla. Ecco quindi tutte le restrizioni ancora previste per la zona gialla, arancione e per la zona rossa.
Non si ferma la curva epidemiologica, continua a salire e i casi aumentano in Italia. Sono ben 10.638 i nuovi positivi al coronavirus nel bollettino del 18 novembre, con 466 positivi in più rispetto al bollettino del giorno prima. Il Governo abbia più volte ribadito che la situazione è al momento sotto controllo, soprattutto se le norme anti-Covid continueranno a essere seguite e applicate.
Nonostante questo esistono alcune aree del Paese che rischiano di passere in zona gialla. E se da giorni alcune Regioni discutono sull’opportunità di applicare le restrizioni solo ai non vaccinati, in molti si chiedono quali restrizioni saranno ancora previste in caso si ritorni al metodo di suddivisione in colori. Alcuni territori infatti come l’ Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia potrebbero nelle prossime settimane tingersi di giallo. Ecco quindi tutte le restrizioni ancora previste per le zone gialle, arancioni e rosse.
Tutte le restrizioni: ecco cosa si potrà fare in zona gialla
Affinché una Regione cambi colore, passando dalla zona bianca alla zona gialla è necessario che si verifichino tre condizioni in contemporanea. Infatti è necessario che si registri un’incidenza sopra i 50 casi ogni 100.000 abitanti; che l’occupazione delle terapie intensive sia sopra al 10% e che l’occupazione dei reparti ordinari sia superiore al 15%. Purtroppo a rischiare la zona gialla ci sono alcune aree del Paese che vanno dal Trentino al Friuli e non solo. Ecco quindi quali sono le restrizioni in zona gialla.
- Mascherine obbligatorie all’aperto. Se in zona bianca resta obbligatoria la mascherina al chiuso, con il passaggio alla fascia gialla scatta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto.
- Coprifuoco.Non è previsto alcun coprifuoco con la zona gialla, quindi si potrà uscire la sera senza preoccuparsi dell’orario.
- Spostamenti. A differenza della zona arancione e rossa, chi vive in zona gialla non avrà limiti agli spostamenti fuori Regione.
- Ristoranti. I ristoratori potranno mantenere aperte le proprie attività, il ristorante potrà accogliere i clienti senza green pass all’aperto, mentre potranno entrare e stare al chiuso solo quelli che presentano il certificato verde.
- Spettacoli ed eventi. Uno dei settori che da poco si stava riprendendo vedrà nuove restrizioni. Sarà dimezzata la capienza, si scenderà infatti al 50% per andare al teatro, al cinema e ai concerti.
- Discoteche. Le discoteche ritorneranno a essere chiuse sia in zona gialla, che in zona arancione e rossa.
- Stadio e impianti sportivi. Per gli stadi la capienza sarà dimezzata, passando dal 100% al 50%, mentre per gli impianti sportivi al chiuso la capienza per gli spettatori scenderà al 35%.
Le restrizioni come visto ci sono, ma lasciano ancora spazio alla possibilità di movimento, di uscire la sera e andare al ristorante e non solo. Chi ne risentirà di più saranno i settori della cultura e gli ambienti sportivi, dove si tornerà ad avere una capienza più che dimezzata, mentre le uniche attività a chiudere saranno proprio le discoteche.
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Tutte le restrizioni: ecco cosa si potrà fare in zona arancione
Aumentano le restrizioni al passaggio da zona gialla a zona arancione, che avviene al momento in cui l’occupazione dei letti in terapia intensiva supera il 20%, mentre supera il 30% quella nei reparti ordinari. Vediamo quindi cosa si potrà fare e non fare in zona arancione.
- Mascherine. Riamane l’obbligo di indossarela mascherina all’aperto.
- Coprifuoco. In zona arancione scatterà purtroppo il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
- Spostamenti. Gli spostamenti saranno liberi solo all’interno del proprio Comune. Ovviamente rimarrà la possibilità di raggiungere la seconda casa, la propria residenza e il proprio domicilio. Chi possiede il green pass invece potrà entrare e uscire dalla zona arancione.
- Bar.Rimangono aperti i bar ma in zona arancione è vietato il servizio al tavolo. Sarà quindi possibile comprare d’asporto.
- Settore culturale. Con la zona arancione chiuderanno di nuovo cinema e teatri.
- Negozi. I negozi rimarranno aperti, inclusi parrucchieri, barbieri e centri estetici; mentre i centri commerciali saranno chiusi nel week end.
- Palestre e piscine. Con la zona arancione chiuderanno di nuovo impianti sportivi come le palestre e le piscine.
Tutte le restrizioni: ecco cosa si potrà fare in zona rossa
Un ulteriore giro di vite sarà dato alle restrizioni in zona rossa. Infatti se i contagi aumentano e si arriva a una situazione in cui i posti letto occupati in terapia intensiva superano il limite del 30%, e si supera il 40% di occupazione nei reparti ordinari è inevitabile che scatti la zona rossa con le restrizioni più forti.
- Lockdown. Con la zona rossa sarà inevitabile il lockdown. Non si potrà quindi uscire di casa se non per comprovate esigenze di lavoro, per motivi di salute o di necessità dimostrate tramite l’autocertificazione.
- Spostamenti. Gli spostamenti tra Regioni saranno possibili solo per chi possiede il green pass.
- Negozi. Chiudono i negozi al dettaglio, rimangono aperti solo i negozi di prima necessità, come gli alimentari.
- Ristorazione. Ritorna l’asporto e consegna a domicilio fino alle 22 per il settore della ristorazione.
È questo il quadro generale delle restrizioni ancora valide a oggi per le diverse fasce colorate. Ma non finisce qui. Infatti alcune Regioni chiedono di introdurre nuove norme che potrebbero modificare l’attuale struttura delle restrizioni.
Tutte le restrizioni: è in arrivo un lockdown solo per i non vaccinati?
Lockdown solo per i non vaccinati. Sarebbe questa la proposta di alcuni partiti e Regioni., che cercano di convincere il governo ad adottare il “modello Austria”. Liguria, Alto Adige e Friuli sono infatti d’accordo per imporre le stesse limitazioni che vedono di fatto una sorta di lockdown per i non vaccinati. Altre Regioni invece si trovano in dubbio come l’Emilia-Romagna e Lombardia, mentre il Veneto è totalmente contrario.
Davanti a questa ipotesi però il Governo risponde: “Nessuna stretta per i non vaccinati”. Infatti i dati dei contagi in Austria non sono paragonabili a quelli italiani, di certo migliori e quindi la situazione, soprattutto nelle terapie intensive a oggi è sotto controllo. Bisognerà aspettare il nuovo monitoraggio previsto per fine novembre e inizi di dicembre.
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