Facciamo un utile recap sullo stato dello stacco cedole delle 8 serie dei 2 principali bond retail emessi dal MEF da luglio 2020 a maggio 2024
Da inizio decennio ad oggi gli investitori retail in titoli di Stato hanno familiarizzato con due nuovi bond sovrani dagli esiti alquanto opposti. Molto più rosei e felici quelli legati al recente BTP Valore, decisamente meno per il BTP Futura. Ovviamente non c’è nessuna forma di discriminazione degli investitori da parte dell’emittente, ma un mix di eventi/scelte che hanno pesato sugli esiti finali. Vale a dire:
- il timing delle emissioni: una stagione di bassi tassi di riferimento quando sono nati i BTP Futura, ed altri più alti quando sono venuti alla luce quelli del BTP Valore;
- le durate complessive dei prestiti obbligazionari: lunghe per il Futura, medie o medio-lunghe (e comunque molto più corte) per il Valore.
Facciamo ora il punto della situazione e vediamo a chi, a novembre, arriveranno i soldi della cedola del Tesoro tra tutti i titolari di BTP Valore e BTP Futura.
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Le macro strutture di funzionamento del BTP Valore e del BTP Futura
Le due nuove famiglie di titoli di Stato retail presentano punti in comune ma anche tratti peculiari che valgono a contraddistinguerli.
Tra i primi abbiamo l’emittente, la garanzia dello Stato Italiano e lo stesso regime fiscale. Vale a dire l’esenzione dell’imposta di successione (ma non da quella di donazione), il regime agevolato del 12,50% su interessi e capital gain, l’imposta di bollo dello 0,2% annuo nei modi e tempi di Legge. Inoltre nelle sole 8 settimane di collocamento (4 differenti per ognuno dei due BTP retail) l’emittente si è fatto carico della commissione d’acquisto in nome e per conto del sottoscrittore di turno.
Altri punti cruciali in comune sono la struttura step-up, ossia dei tassi di interesse fissi e crescenti con il passare del tempo e il premio fedeltà. Quest’ultimo è esclusivo appannaggio dei soli sottoscrittori dei bond in emissione che portano a scadenza lo specifico BTP acquistato. I vari premi fedeltà divergono però negli importi (pari a una X quota percentuale del capitale sottoscritto) che nella struttura. È unico e pagato tutto a scadenza nei 4 BTP Valore e nei BTP Futura 2030 e 2028, mentre arriva in due tranche (acconto intermedio e saldo finale) nei BTP Futura 2037 e 2033.
Passando alle divergenze, queste si contano in termini di tassi nominali annui, entità dei premi fedeltà, durate complessive e, soprattutto, periodicità e date di stacco cedola.
Questo mese arriveranno cedole dal fronte BTP Futura?
Per i vari premi fedeltà il tempo d’attesa è ancora lungo (dove più, dove meno), per cui vediamo se e a chi arriveranno i soldi delle cedole in questo mese. Partiamo dai bond più vecchi, quelli delle 4 serie Futura.
Per i titolari della 1° serie (BTP Futura 2030)) e della 3° serie (BTP Futura 2037), non ci sarà alcuno stacco cedola a novembre. In compenso il tasso nominale annuo del bond della 1° serie a luglio scorso ha vissuto il primo salto di step. In altri termini la cedola è passata all’1,30% annuo lordo (dal 5° al 7° anno) dal vecchio 1,15% (dal 1° al 4° anno).
Invece per i titolari della 2° serie (BTP Futura 2028) e della 4° (2033), novembre sarà un mese di stacco cedola semestrale. Essa sarà pari, nell’ordine, allo 0,30% (il BTP Futura 2028 ha subito il 1° salto di step, dal vecchio 0,35% al nuovo 0,60% annuo, valido dal 4° al 6° anno) e allo 0,375% lordo.
A novembre chi incasserà la cedola del Tesoro tra tutti i titolari di BTP Valore e BTP Futura?
Passiamo ora ai più recenti BTP Valore, tutti nati tra giugno 2023 e maggio 2024, mentre per la 5° emissione dovremo attendere l’anno prossimo.
A novembre non ci sarà nessun salto di step, ossia incremento di tasso nominale annuo, per nessuna delle 4 serie di questi titoli. Quanto allo stacco cedole, invece, gli unici sottoscrittori che riceveranno gli interessi di periodo (gli ultimi 3 mesi) saranno i titolari del BTP Valore 2030. In questo caso la data da segnare sul calendario è quella di giovedì 14 novembre. Infine ricordiamo che questo bond, emesso a maggio 2024, paga il 3,35% annuo lordo per il 1°, 2° e 3° anno di vita.
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