In linea con la revisione dei dati di crescita economica, l’associazione che raggruppa i produttori di auto ha aggiornato le stime sulle vendite di auto nel 2019.
L’Acea rivede al ribasso la view sulle immatricolazioni di auto in Europa. “Al di là dell’incertezza legata alla Brexit e a condizioni macroeconomiche mutevoli, assistiamo a una naturale stabilizzazione del mercato”, ha detto il segretario generale dell’associazione europea che raggruppa i produttori di automobili, Erik Jonnaert.
“Anche se -continua Jonnaert- va rilevato che il ritmo di crescita dell’economia ha segnato un rallentamento negli ultimi anni”.
Acea: immatricolazioni di poco sopra 15 milioni
Se nella stima diffusa a inizio anno l’associazione aveva stimato un rialzo delle immatricolazioni dell’1%, ora le vendite totali sono attese in calo di un punto percentuale rispetto a un anno fa.
In termini assoluti, il dato dovrebbe attestarsi di poco sopra le 15 milioni di unità.
Nella nota l’Acea rileva come la revisione sia in linea con quella relativa il Pil da parte della Commissione europea, “visto che le vendite di auto riflettono in maniera forte l’andamento della crescita economica”.
Acea: da Brexit minaccia seria per occupazione e crescita
Nella sua nota, l’Acea rileva come nel settore automotive siano impiegate, in Europa, 13,8 milioni di persone, pari al 6,1% degli occupati totali. Le 19,2 milioni di auto prodotte nel 2018 in Europa sono state realizzate in 229 siti produttivi sparsi in 19 Paesi.
Si tratta di numeri, ha detto Jonnaert, che testimoniano “l’integrazione e la complessità del network della manifattura automobilistica”.
“È inutile dire che qualsiasi ulteriore barriera, costo o ritardo legato alla Brexit è destinato a rappresentare una seria minaccia ai posti di lavoro e alla crescita dell’industria dell’auto, sia nel Regno Unito che in Europa”.
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