Addio alle auto a benzina ed elettriche. Ecco il primo motore senza carburante

Alessandro Cipolla

29 Agosto 2024 - 16:42

In Giappone la Mazda Motor Corporation sta lavorando al primo motore senza carburante: è rotativo e 1000 volte meglio dei veicoli elettrici.

Addio alle auto a benzina ed elettriche. Ecco il primo motore senza carburante

La giapponese Mazda Motor Corporation è pronta a dire addio alle auto a benzina ed elettriche, sviluppando quello che è stato definito come il primo motore senza carburante.

Mazda, da sempre dedita all’evoluzione automobilistica, ha puntato ancora una volta sul motore rotativo adattato al nuovo mondo dell’elettrificazione e della neutralità carbonica. Lo scorso febbraio l’azienda ha dichiarato che il RE Development Group sarebbe tornato a lavorare sui miglioramenti del motore rotativo come uno degli elementi significativi dei propulsori ibridi.

Questa mossa dimostra l’impegno etico di Mazda nel mantenere l’identità dello storico motore rotativo - unica casa automobilistica che lo continua a usare -, pur perfezionandolo per adattarlo alle condizioni e ai requisiti moderni.

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Arriva un nuovo motore rotativo

Il motore rotativo è forse uno degli aspetti di design più noti e riconosciuti di Mazda, che lo ha adottato come suo marchio di fabbrica e lo ha incluso nella Mazda Cosmo Sport prodotta nel lontano 1967. A differenza di altri veicoli a motore a pistoni, questo tipo di motore utilizza un rotore triangolare differenziando così l’azienda dalle altre.

Mazda è stata l’unica casa automobilistica che ha prodotto costantemente motori rotativi per anni, migliorandone al contempo la potenza, l’efficienza del carburante, le emissioni di scarico e l’affidabilità. Non sono mancati però dei problemi è quello principale era la sua incapacità di soddisfare gli attuali standard di controllo delle emissioni.

La casa automobilistica giapponese recentemente ha reintrodotto il motore rotativo come generatore per propulsori ibridi, mantenendo così questa parte della sua identità rilevante nel contesto del passaggio verso la sostenibilità nel mondo dei motori.

Questa mossa strategica è ben rappresentata dalla Mazda MX-30 e-SKYACTIV R-EV, dotata di un motore rotativo a rotore singolo per caricare le batterie del veicolo.

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Il motore ha dimensioni compatte e un elevato rapporto potenza/peso, contrastando le precedenti debolezze del rotativo tra cui inefficienza ed emissioni elevate. La funzione primaria del motore rotativo come generatore che integra OA/OT invece di essere la fonte di energia primaria, si adatta alla strategia di Mazda di muoversi verso la realizzazione di una società a zero emissioni di carbonio.

Inoltre questa innovazione consente a Mazda di preservare l’essenza del motore rotativo, adattandolo al contempo per far parte dei sistemi elettrificati che definiranno la mobilità automobilistica del futuro.

Il motore del futuro

A seconda dell’uso della particolare tecnologia nel settore automobilistico e della strategia aziendale, si prevede che il motore rotativo di Mazda sarà uno degli elementi essenziali della futura gamma di auto dell’azienda, come lo sviluppo di nuovi veicoli ibridi. Del resto il primo concept SP è stato presentato al Japan Mobility Show nell’ottobre 2023.

L’auto è dotata di una configurazione rotativa-ibrida con un motore rotativo a due rotori supportato da motori elettrici con una potenza totale di 365 cavalli. Questo concept vehicle mostra come Mazda immagina il motore rotativo in futuro come un generatore in auto ad alte prestazioni con elettrificazione. Inoltre l’azienda sta ampliando le sue idee di utilizzo di carburanti a zero emissioni di carbonio nei motori rotativi per migliorare la sua strategia di sostenibilità.

Il RE Development Group formato da 36 ingegneri ci fa dedurre che Mazda ha rilanciato il motore rotativo per più di una semplice operazione di marketing storico: si tratta anche di un passo avanti per il progresso della produzione automobilistica in futuro, attenendosi alla tradizione di utilizzare il motore rotativo come uno dei componenti dei propulsori ibridi e affrontando contemporaneamente le esigenze dell’agenda carbon-zero.

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