Porsche fa dietrofront sulle auto elettriche: non raggiungerà l’obiettivo del 2030. Il settore delle auto elettriche sembra andare in crisi. Il motivo? Nessuno sembra volerle.
Anche Porsche si allontano dall’elettrico. Un altro marchio automobilistico leggendario fa dietrofront rispetto alle auto sostenibili e l’obiettivo green da raggiungere per la transizione ecologica.
Inizialmente Porsche prevedeva di vendere l’80% di auto puramente elettriche entro il 2030, ma la realtà ha presentato un boccone amaro da mandare giù. Porsche ha annunciato, infatti, che sta affrontando problemi in questo settore dopo che l’acqua ha allagato la fabbrica di uno dei suoi principali fornitori europei.
Ma il vero problema sembra risiedere altrove, nei clienti che non sembrano essere interessati alle auto elettriche. Ma Porsche non è l’unica casa automobilistica a dover far fronte al fatto che per il momento i clienti sono meno disposti a passare a veicoli dotati di motore elettrico.
È opportuno quindi comprendere quali sono le ragioni che stanno mettendo in crisi un settore fondamentale per effettuare la transizione ecologica.
Non solo Porsche: altri marchi soffrono per le auto elettriche
A soffrire e ripensare il proprio obiettivo green non è sperò solo Porsche. Un cambio di rotta netto dato però solo dall’andamento del mercato, che registra una flessione proprio nel settore elettrico.
Infatti, la transizione verso le auto elettriche sta richiedendo più tempo di quanto preventivato nel 2018, come spiegato dai vertici della casa di Zuffenhausen, che si erano impegnati a raggiungere l’80% di vendite di auto elettrice entro il 2030. Solo in Cina si registra un aumento delle vendite, un andamento altalenante negli Stati Uniti, mentre i numeri restano più bassi in Europa.
Secondo i dati dell’Associazione Europea dei Produttori di Automobili (ACEA), le vendite di nuove auto elettriche a batteria nell’Unione Europea sono calate del -12%, con un crollo del -30% in Germania a maggio. Un dato particolarmente allarmante, con Berlino che rappresenta il più grande mercato di veicoli elettrici in Europa.
Infatti, come anticipato, Porsche è solo l’ultimo marchio costretto a rivedere gli obbietti vendita sulle auto elettriche. Anche altre case importanti come Mercedes-Benz e Renault hanno dovuto fare dietrofront sul settore elettrico, rivedendo i propri obiettivi per la transizione green.
Anche in Italia, se si confrontano le vendite, è possibile vedere che si vendono più Ferrari che le 500 elettriche. A questo punto è lecito domandarsi: perché solo il settore delle auto elettriche è in crisi?
Perché il settore delle auto elettriche è in crisi?
Uno dei principali motivi per cui il settore delle auto elettriche sembra essere in crisi è non solo l’aumento della concorrenza, tanto da spingere la Commissione Europea a imporre dazi provvisori sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina, ma anche il fatto che gli stessi cittadini europei non sembrano essere disposti ad acquistare auto green.
La stessa casa Zuffenhausen ha dichiarato di star facendo marcia indietro rispetto i suoi obiettivi di vendita originali per le auto elettriche a causa della mancanza di domanda da parte dei clienti.
Difatti, se si guarda complessivamente al settore automobilistico europeo si possono registrare i segni di crescita positiva: le vendite di veicoli ibridi sono in aumento, fattore che indica chiaramente come i consumatori preferiscano una soluzione di compromesso tra i classici veicoli a combustione e quelli completamente elettrici.
A influire sulla scelta di molti clienti è non solo il costo delle vetture elettriche ma anche la mancanza di un numero sufficiente di colonnine elettriche. Questo fenomeno, combinato con la crescente competitività delle soluzioni asiatiche, crea uno scenario assolutamente poco piacevole per i produttori occidentali.
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