Addio alla Germania che conoscevamo. Lo dice il New York Times

Luna Luciano

18 Gennaio 2025 - 17:37

La Germania che conoscevamo non esiste più e a dirlo è il New York Times. Tra recessione, gas russo e un governo frammentato, Berlino rischia di perdere il suo primato in Europa.

Addio alla Germania che conoscevamo. Lo dice il New York Times

Addio alla Germania di ferro. Il Paese leader dell’Europa è in crisi economica.

Un tempo simbolo di stabilità economica, coesione sociale e leadership politica in Europa, Berlino oggi si trova ad affrontare una crisi profonda e senza precedenti.

Secondo un’analisi pubblicata dal New York Times, il Paese non è più la potenza che eravamo abituati a vedere. L’erosione del monopolio nel settore automobilistico, la perdita del gas russo a basso costo e una classe politica che fatica a rispondere alle sfide attuali sono solo alcuni dei segnali di un declino evidente.

La caduta del governo tripartito guidato da Olaf Scholz rappresenta l’ultimo episodio di una crisi più profonda, che investe ogni aspetto della società tedesca. Mentre all’estero la Germania viene ancora vista come un modello di successo, al suo interno il Paese sta lottando per trovare una nuova identità in un mondo sempre più incerto.

Germania, un declino economico senza precedenti

Uno dei principali fattori che hanno contribuito alla crisi tedesca è stata la perdita del gas russo a basso costo, un elemento fondamentale per alimentare il sistema industriale del Paese e mantenere competitivi i costi energetici. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Germania ha dovuto cercare nuovi fornitori di energia e investire ingenti risorse per contenere l’inflazione. Nonostante gli sforzi, il Paese sta vivendo una recessione che sembra destinata a proseguire, con l’economia che segna il secondo anno consecutivo di contrazione.

Le ripercussioni si sono fatte sentire in modo drammatico nel settore automobilistico, uno dei pilastri storici dell’economia tedesca. Grandi aziende come ThyssenKrupp e Volkswagen hanno annunciato chiusure di impianti e significativi tagli al personale. Questa perdita di competitività ha aperto la strada ai concorrenti internazionali, in particolare quelli provenienti dagli Stati Uniti e dalla Cina. La Germania, un tempo locomotiva economica dell’Europa, appare quindi in difficoltà, incapace di ritrovare lo slancio che l’aveva resa un modello per il continente. Russia, che si è offerta di assumere i lavoratori licenziati da Volkswagen.

Parallelamente, il passaggio alle energie rinnovabili, pur necessario per affrontare la crisi climatica, sta pesando sulle industrie. I costi elevati e la graduale eliminazione del carbone stanno ulteriormente complicando la situazione economica. Nel frattempo, settori cruciali come l’istruzione e le infrastrutture sono stati trascurati, lasciando il Paese esposto a un contesto globale sempre più competitivo.

Crisi in Germania: tra tensioni sociali e fratture politiche

Oltre alle difficoltà economiche, la Germania deve affrontare un panorama sociale e politico in fermento. La questione dell’immigrazione è diventata un tema di acceso dibattito. Sebbene il Paese abbia accolto milioni di rifugiati, inclusi quelli provenienti dall’Ucraina, l’opinione pubblica è sempre più divisa. Da un lato, esiste un orgoglio per una società aperta e multietnica; dall’altro, cresce il malcontento che alimenta il consenso per partiti di estrema destra come Alternativa per la Germania (AfD) e nuovi movimenti populisti.

La caduta del governo tripartito guidato da Olaf Scholz ha ulteriormente esacerbato le divisioni politiche. L’alleanza tra socialdemocratici, Verdi e Liberali Democratici, nata con l’intenzione di modernizzare il Paese, si è scontrata con divergenze interne e un’incapacità di rispondere alle aspettative della popolazione. Questo ha alimentato la sfiducia nei confronti della classe politica, considerata distante dai problemi reali dei cittadini.

Le tensioni sociali si intrecciano con un acceso dibattito sull’identità nazionale. La Germania si trova a un bivio: da un lato deve adattarsi ai cambiamenti globali, dall’altro cerca di preservare le sue tradizioni. La polarizzazione politica è in aumento, con i partiti populisti che guadagnano terreno sfruttando il malcontento generale.

Nonostante il quadro attuale, ci sono segnali di speranza. Gli esperti sostengono che la Germania possa superare questa fase critica se riuscirà a ritrovare una leadership forte e orientata al futuro. Solo così il Paese potrà riconquistare il suo ruolo di protagonista sulla scena internazionale, tornando a essere un simbolo di stabilità e innovazione.

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