Novità importanti per il pagamento di tasse e imposte: arriva l’addebito automatico per i pagamenti ricorrenti, un vero e proprio addio all’incubo scadenze fiscali.
Addio incubo scadenze fiscali, l’Agenzia delle entrate rende i pagamenti più semplici.
L’incubo di dimenticare le scadenze dei pagamenti verso l’Agenzia delle entrate attanaglia soprattutto gli imprenditori e i professionisti (e non solo), ma ora è possibile disporre l’addebito dei pagamenti ricorrenti.
I versamenti ricorrenti possono essere una vera noia, ma con l’addebito in conto dell’I24 con scadenze future per i versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati, tutto diventa più semplice.
L’articolo 17 del decreto Adempimenti prevede che per i versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati di imposte e contributi effettuati attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, il contribuente o l’intermediario autorizzato possono disporre in via preventiva l’addebito di somme dovute per scadenze future su un apposito conto (banche, Poste Italiane Spa e altri prestatori di servizi di pagamento non bancari convenzionati con l’Agenzia).
L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento 313945/2024 ha reso operativa tale norma a partire dal 5 agosto 2024. Ecco come adire addio all’incubo scadenze fiscali.
Addio incubo scadenze fiscali, come disporre l’addebito per i pagamenti ricorrenti
L’obiettivo è semplificare la riscossione evitando dimenticanze e file. Una volta effettuata la delega di pagamento con il modello F24 per i pagamenti previsti dall’articolo 17 del decreto legislativo 241 del 1997 (comprende imposte sui redditi, imposte sostitutive sui redditi, contributi previdenziali e assistenziali, Iva, interessi sui piani rateali, tasse scolastiche, tasse governative), gli addebiti avvengono in automatico.
Con il Provvedimento si stabilisce che l’Agenzia delle entrate a ogni singola scadenza, procede all’inoltro delle deleghe di pagamento agli intermediari della riscossione convenzionati, richiedendo l’addebito sul conto indicato e il riversamento delle somme dovute.
La procedura è svolta attraverso il servizio “I24”. La delega di pagamento non può avere durata superiore a 5 anni.
Possono essere oggetto di addebito i pagamenti con scadenza prestabilita, ad esempio, i contributi fissi previdenziali e assistenziali, piani di rateazione.
Compensazione dei crediti fiscali con addebito automatico
In alcuni casi i contribuenti possono avere crediti fiscali di particolare rilevanza, ad esempio per i versamenti dei sostituti di imposta, oppure nel caso in cui si acceda a piani di aiuti, bonus “pagati” attraverso le compensazioni fiscali. I crediti fiscali possono essere utilizzati per pagare le imposte.
Novità importanti ci sono anche per quanto riguarda la compensazione dei crediti, anche in questo caso, infatti, è possibile utilizzare le deleghe future, naturalmente una volta disposta la delega i crediti non saranno più utilizzabili. Solo un’eccezione è prevista al divieto di utilizzo nel caso in cui si proceda all’annullamento della delega.
Non è ammesso l’utilizzo dei crediti in compensazione nel caso in cui gli stessi non siano più utilizzabili per effetto di contestazioni riguardanti la loro inesistenza.
A cosa fare attenzione prima della delega
Affinché il pagamento vada a buon fine, il contribuente prima di inoltrare la delega deve verificare che il conto di addebito risulti aperto presso un intermediario della riscossione convenzionato con l’Agenzia delle entrate. La convenzione deve sussistere sia al momento della delega, sia successivamente, durante tutto il rapporto.
Il contribuente è tenuto a verificare anche che le somme disponibili sul conto siano sufficienti all’addebito.
Infine, è necessario che il codice fiscale del contribuente indicato nell’I24 corrisponda al codice fiscale del titolare o del cointestatario del conto di addebito.
Annullamento delega per addebito automatico
L’annullamento di una o più delle deleghe può essere richiesto fino al terzultimo giorno lavorativo antecedente la data di versamento indicata nell’I24, sempre attraverso i servizi telematici dell’Agenzia.
Attenzione ai casi particolari, ad esempio nel caso di modifica o di decadenza del piano di rateazione non c’è l’annullamento automatico delle deleghe di pagamento. Il contribuente, quindi, in questi casi, prima della scadenza deve provvedere all’annullamento della singola delega di pagamento interessata.
Lo stesso vale nel caso in cui, al momento del pagamento tramite compensazione, non sussista più in tutto o in parte il credito indicato nell’I24.
© RIPRODUZIONE RISERVATA