Addio smartphone, i dumbphone sono la nuova frontiera della tecnologia

Giorgia Bonamoneta

11 Giugno 2024 - 20:22

L’addio agli smartphone sta diventando un movimento. Chi vuole tornare a godersi la vita al di fuori dei social sceglie un telefono noioso o stupido, appunto un dumbphone. Cosa sono?

Addio smartphone, i dumbphone sono la nuova frontiera della tecnologia

Tornano di moda, ma anche per necessità, i telefoni tipici di fine anni ’90 inizio anni 2000. Si tratta dei dumbphone e chi li usa ha deciso di dire addio agli smartphone per avere un’esperienza non invasiva e sana di comunicazione.

I dumbphone sono la nuova frontiere della tecnologia? È presto per dirlo, dopotutto sono dispositivi che offrono poche (anzi meglio dire “essenziali”) funzioni come chiamate, SMS e poco altro. La tecnologia sembra viaggiare all’opposto del minimalismo, ma se il mercato dei dumbphone dovesse esplodere, potrebbero cambiare l’approccio alla tecnologia.

Intanto aumentano le vendite dei telefoni dal look nostalgico e la moda si è già appropriata della loro immagine. Un esempio è la collaborazione tra HMD Global e Heineken per il “Boring Phone”, presentato durante la Milano Design Week . Si tratta di un telefono slip che non fa nulla se non chiamare e inviare SMS e questo è il suo vanto.

Che cos’è un “dumbphone”?

Un dumbphone, o dalla traduzione inglese “telefono stupido”, è un dispositivo mobile che offre solo le funzionalità essenziali come effettuare chiamate, inviare SMS e, in alcuni casi, consultare le mappe. A differenza degli smartphone, pieni di applicazioni e che si connettono a internet, i dumbphone non hanno accesso ai social media, alle email o ad altre distrazioni digitali. Il punto è proprio questo: dire addio alla complessità e pervasività dei nuovi dispositivi.

I dumbphone sono progettati per essere semplici e privi delle caratteristiche che rendono gli smartphone così amati, ma al tempo stesso pervasivi. Il rischio, soprattutto per i giovani, è l’utilizzo eccessivo, che portano a un calo di produttività e una maggiore distrazione dalla realtà. La crescente popolarità dei dumbphone segna infatti un ritorno alla tecnologia minimalista, che si concentra sull’essenziale e riduce la dipendenza dalle distrazioni digitali.

Perché i dumbphone stanno tornando di moda? La necessità di dire addio agli smartphone

Il ritorno dei dumbphone è dovuto a diverse ragioni. La principale è la preoccupazione per la dipendenza digitale. Studi, come quello dell’Università di Harvard, hanno dimostrato che l’uso dei social media attiva le stesse aree del cervello coinvolte nella dipendenza da sostanze. Questa consapevolezza ha portato molti, in particolare i giovani, a cercare alternative per ridurre il tempo trascorso sui loro dispositivi.

Diversi studi nel tempo hanno collegato l’uso dei social a effetti negativi sulla salute mentale, specialmente tra i bambini e gli adolescenti. Secondo una ricerca di Ofcom, nel Regno Unito circa un quarto dei bambini tra i cinque e i sette anni possiede il proprio smartphone. Un dato che ha sollevato preoccupazioni tra gli esperti di salute mentale e ha spinto alcuni a optare per i dumbphone come sistema per proteggere i più piccoli.

L’adozione dei dumbphone non è però limitata ai giovani, anche molti adulti stanno abbracciando questi dispositivi per migliorare la qualità del loro tempo. Non a caso le vendite di dumbphone stanno aumentando, specialmente in Nord America.

Non mancano, per coloro che trovano ancora difficile rinunciare completamente agli smartphone, delle soluzioni ibride. Dispositivi come Unpluq permettono di bloccare in modalità wireless alcune app, come i social, offrendo un compromesso tra i benefici della connettività e la necessità di limitare le distrazioni.

L’aspetto nostalgico dei dumbphone, che ricordano i telefoni degli anni ’90, gioca un ruolo importante nel loro ritorno.

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