Slitta al 2025 l’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze Gps previsto per la primavera prossima? I sindacati sono in allarme. L’8 novembre fissato un incontro al ministero.
L’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) previsto per il 2024 va verso il rinvio all’anno successivo?
Facciamo chiarezza su un punto fondamentale che sta allarmando da qualche giorno i precari della scuola e i sindacati. Si parla, infatti, negli ultimi giorni della possibilità di un rinvio della riapertura delle graduatorie provinciali per le supplenze Gps per l’aggiornamento del punteggio per gli insegnanti già iscritti nelle stesse e per i nuovi inserimenti, questo perché il nuovo regolamento che dovrebbe essere predisposto dal ministero dell’Istruzione e del merito potrebbe richiedere una tempistica abbastanza ampia tanto da determinare uno slittamento al 2025.
L’aggiornamento delle graduatorie delle supplenze, lo ricordiamo, dal 2020 è biennale. Potrebbe tornare triennale come prima della pandemia? Mercoledì 8 novembre dovrebbe tenersi l’incontro tra i sindacati e il Mim per fare il punto della questione. Ecco cosa sappiamo.
Aggiornamento graduatorie supplenze Gps 2024: sindacati temono un rinvio
I sindacati temono un rinvio dell’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze Gps al 2024. Lo slittamento dell’aggiornamento delle Gps, come anticipato, potrebbe essere dovuto a un rallentamento nell’elaborazione del nuovo regolamento che dovrebbe disciplinare le graduatorie alla luce del nuovo sistema di reclutamento dei docenti legato al Pnrr, a regime dal 2025, che prevede una ridefinizione delle fasce con i nuovi percorsi abilitanti per la secondaria di primo e secondo grado per i posti comuni.
A preoccupare i sindacati è proprio il fatto che nell’ultima informativa il Mim non ha fornito una tempistica dettagliata circa la definizione del nuovo regolamento. A riportare le perplessità dei sindacati è Orizzontescuola.it con un’intervista a Manuela Pascarella, della segreteria nazionale della Flc Cgil. Spiega Pascarella:
La settimana scorsa abbiamo ricevuto una informativa sul nuovo regolamento delle supplenze. Lo strumento, da quando sono state istituire le Gps, sono state delle ordinanze ministeriali, previste in epoca Covid. Il regolamento è un provvedimento più complesso anche come iter di approvazione.
Non ci saranno più le ordinanze quindi, per il prossimo aggiornamento delle Gps, ma un regolamento dettagliato che ridefinisce tutte le norme in materia.
Vedendo un iter così lungo – ha spiegato la sindacalista – i sindacati chiedono se si sarà in grado di concludere l’iter di approvazione in tempi utili. Non si rischia di arrivare troppo lunghi con l’aggiornamento delle Gps previsto per la primavera del 2024.
È questo, quindi, il motivo dell’incontro dell’8 novembre presso il ministero. Al momento nulla è certo, né che ci sarà effettivamente l’aggiornamento delle Gps nel 2024, né che lo stesso possa slittare al 2025, ma i sindacati si dicono pronti a battersi affinché quest’ultima ipotesi non si concretizzi.
Aggiornamento graduatorie supplenze Gps 2024: cosa chiedono i sindacati
I sindacati chiedono al Mim prima di tutto che l’aggiornamento non slitti al 2025 perché, come ricorda sempre Pascarella, riguarda 800mila lavoratori che vogliono cambiare provincia, posizione o anche i neolaureati che vogliono inserirsi e che magari aspettano dal 2022 per farlo.
I sindacati, inoltre, temono un ritorno all’apertura triennale delle Gps che finirebbe per bloccare i docenti per tre anni nel medesimo punteggio e nella stessa provincia, impedendo anche ai neolaureati nel 2025 di inserirsi nei tre anni successivi, un lasso di tempo davvero immane.
Come confermano dalla Flc Cgil è stato chiesto al Mim, presieduto da Valditara, di “rendere sempre più snella ed efficiente la procedura delle domande. Questa è la chiave per fare aggiornamenti regolari”.
Ricordiamo che per i posti comuni potranno inserirsi nella prima fascia delle Gps i docenti abilitati, anche coloro che seguiranno i nuovi percorsi abilitanti, sempre che i tempi vengano rispettati, ma per conferme tocca attendere notizie ufficiali dal ministero che potrebbero arrivare già domani dopo l’incontro con i sindacati.
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