La formazione è un elemento strategico per le aziende con produzione a ciclo continuo come Ahlstrom. Lo ha spiegato il suo responsabile delle risorse umane, Flavio Menon.
C’è un legame forte fra produzione continua, sostenibilità, innovazione e qualità, e il fattore legante, decisivo, che garantisce risultati in chiave di sviluppo, redditività e impatto economico-sociale, si chiama formazione professionale.
Le aziende che hanno deciso di fare della formazione un elemento strategico, che viene posto al centro delle decisioni e della programmazione di business, trovano conferme quotidiane della bontà della propria scelta.
Ecco perché nella decima puntata di Talk Formazione Continua, il format realizzato in collaborazione con Associazione Lavoro Over 40 e Fondimpresa, abbiamo voluto portare all’attenzione la storia di Ahlstrom.
Chi è Ahlstrom e cosa fa
Ahlstrom è un produttore globale di prodotti a base di fibre, prevalentemente rinnovabili. Con sede centrale a Helsinki, in Finlandia, Ahlstrom opera in Europa, dove c’è la maggior parte dei suoi siti di produzione, Nord e Sud America e in Asia. Ha 38 stabilimenti in 13 paesi e impiega complessivamente 6.800 persone.
Ahlstrom combina le fibre con la tecnologia avanzata e la cultura innovativa, esplorando nuovi materiali e nuove applicazioni, come i materiali compostabili per l’imballaggio di alimenti e bevande, i dispositivi filtranti per liquidi e aria, i materiali diagnostici e i tessuti medici protettivi.
Produce per cinque mercati finali: quello della filtrazione, il packaging per alimentari e prodotti di consumo, l’healthcare, i materiali per la costruzione e quelli tecnici.
In Italia ha due sedi, a Mathi (in provincia di Torino), e a Sassoferrato (in provincia di Ancona), in cui con carta da riciclo produce carte sottili speciali, carte da involgere, per imballo e per usi industriali.
Lo stabilimento di Sassoferrato, in particolare, è considerato un centro all’avangiuardia nella produzione di materiali a base di microfibra di vetro del gruppo finlandese. E nel comprensorio marchigiano c’è anche anche la cartiera di Campoginepro, a Gaville di Sassoferrato, che negli anni scorsi ha vinto il “Miac Innovation Award”, premio riservato all’industria cartaria italiana che investe in innovazione tecnologica.
Sostenibilità, innovazione e qualità sono dunque elementi fondamentali per Ahlstrom. Nelle sue sedi italiane lavorano 650 persone e della loro formazione ce ne ha parlato Flavio Menon, HR Manager Italia.
Ahlstrom, la produzione a ciclo continuo e la formazione
Flavio Menon descrive Ahlstrom come un’azienda che dà alle persone un grande valore strategico, consapevole che il mercato del lavoro è in grandissima evoluzione, in particolare modo dopo la pandemia.
Il mercato del lavoro, per Menon, è più flessibile e digitale rispetto agli anni scorsi, e in questo la formazione ha un ruolo strategico per attrarre nuove risorse e trattenerle:
Puntiamo sulla formazione per lo sviluppo delle persone e delle competenze per competere.
In Ahlstrom tutti i lavoratori sono coinvolti nella formazione: 650 dipendenti, fra dirigenti, quadri, impiegati e operai, con tempi e modalità diverse.
Ahlstrom è una realtà che non si ferma mai, che produce a ciclo continuo 24x7, e in cui gli operai lavorano con turni che coprono tutta la giornata.
E in un un’azienda che lavora a ciclo continuo organizzare la formazione non è semplice, sia per la funzione delle risorse umane, sia per le persone che devono partecipare agli eventi di formazione, ai corsi, come quelli sulla sicurezza.
Come dice Menon,
facciamo tantissima formazione per gli operai sul tema della sicurezza, è la priorità del nostro gruppo e dei nostri stabilimenti. La facciamo durante tutto l’arco dell’anno, sulla base di un calendario elaborato a inizio anno.
La formazione con i fondi di Fondimpresa
L’esigenza formativa viene raccolta con interviste ai responsabili delle funzioni e attraverso i performance dialog, momenti annuali di incontro fra manager e dipendenti, in cui si definiscono i piani di formazione individuali relativi al proprio ruolo.
Una volta raccolte le informazioni, si definiscono le esigenze e si procede alla formazione utilizzando i fondi di Fondimpresa.
Per quanto riguarda le attività di formazione Alhlstrom si avvale di partner, come Mylia (Gruppo Adecco) che la supporta nella produzione dei piani, nell’erogazione della formazione e nella fase di rendicontazione.
Di Fondimpresa utilizziamo tutto il conto formazione e anche i vari avvisi dei conti di sistema: è fondamentale per le nostre attività di formazione.
Il modello di formazione seguito, dunque, è circolare, fluido, di una macchina rodata che funziona: l’azienda interpella i lavoratori, delinea le necessità di formazione, di rivolge a un partner di gestione della formazione, accede a Fondimpresa, ottiene l’erogazione dei finanziamenti, procede alla formazione.
E allora il consiglio che Flavio Menon dà a chi nelle aziende italiane si occupa di gestione delle risorse umane è di non farsi fermare dalle questioni prevalentemente burocratiche, come la presentazione del piano o la rendicontazione, ma di affrontarle, anche con l’aiuto di partner esterni, per riuscire a utilizzare tutto quello che si ha a disposizione: non solamente il conto sistema, ma anche gli avvisi che vengono periodicamente rilasciati da Fondimpresa.
Ci sono tante iniziative che vale la pena di approfondire. Noi lo facciamo con i partner esterni perché non abbiamo le risorse interne per formare: ne riceviamo un valido supporto, perché rimaniamo aggiornati e ci mettiamo nella condizione di poter utilizzare tutte le nostre disponibilità. Nulla va sprecato.
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