La formazione continua dei lavoratori è un investimento che può essere sostenuto dalle aziende con i finanziamenti accessibili tramite il fondo interprofessionale Fondimpresa
La formazione continua è utile sia ai lavoratori, per aggiornare le competenze e nozioni nell’ambito del loro settore lavorativo e quindi per il proseguimento dell’occupazione, sia alle imprese, per dar loro modo di essere competitive facendo leva sull’asset primario di cui dispongono, il capitale umano.
La formazione continua oggi infatti deve tutelare il capitale umano e pertanto deve soddisfare ogni esigenza aziendale, dall’aggiornamento sulle tematiche di base alle nuove frontiere del mercato, e lo deve fare attraverso qualunque metodologia didattica: con lezioni frontali, da remoto, apprendimento sul campo, laboratori, sessioni per migliorare i rapporti relazionali per un migliore lavoro di gruppo.
Quando la formazione continua valorizza l’esperienza dei lavoratori e arricchisce il loro bagaglio culturale con aggiornamenti sull’evoluzione della loro materia si parla di upskilling, quando arricchisce il loro bagaglio con l’adozione di nuovi strumenti più efficienti, come quelli del digitale, da affiancare al loro lavoro quotidiano si parla di reskilling.
Queste attività di formazione hanno inevitabilmente un costo, che andrebbe però inteso come un investimento in competitività aziendale. Formare un lavoratore, organizzare un programma formativo, erogarlo con il contributo di professionisti esperti delle tematiche indubbiamente costa, ma esistono forme di finanziamento e sostegno che traggono la loro origine nei contributi che le aziende possono destinare alla funzione della formazione continua, come ha spiegato il Direttore Generale di Fondimpresa, Elvio Mauri.
La formazione continua dei lavoratori con il supporto di Fondimpresa
Il costo della formazione continua è sostenibile facendo ricorso ai finanziamenti messi a disposizione da Fondimpresa.
Fondimpresa è un Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori che ha iniziato a operare nel 2004 in seguito a un accordo Interconfederale fra Confindustria, CGIL, CISL e UIL.
Fondimpresa opera in favore di tutte le aziende che decidono di versarle il contributo dello 0,30%, dovuto ai sensi dell’articolo 25 comma 4 della l. N 845 /1978.
Fondimpresa destina interamente questi contributi (non trattiene nulla: è un’associazione senza scopo di lucro) per finanziare in tutto o in parte piani formativi aziendali, territoriali, settoriali o individuali. È in questo modo che promuove lo sviluppo della formazione continua in Italia.
Formazione continua: come accedere ai finanziamenti di Fondimpresa
Accedere a Fondimpresa è gratuito per le aziende, per i lavoratori e per gli operatori della formazione.
Per Fondimpresa, infatti, non devono esserci ostacoli: fare formazione continua significa offrire alle aziende percorsi su misura per promuovere la crescita personale e professionale dei lavoratori.
Le aziende e lavoratori aderenti sono rilevate per posizione contributiva INPS al lordo degli accentramenti contributivi e/o variazione societarie.
A oggi hanno aderito a Fondimpresa 211.843 aziende e 4.946.089 lavoratori beneficiano dei finanziamenti alla loro formazione continua.
Una volta che ha aderito a Fondimpresa e iniziato a versare il contributo dello 0,30%, l’azienda ha a disposizione una piattaforma online con cui gestire la propria posizione. Con funzionalità trasparenti, del tutto simili a quelle di un sistema di home banking, l’azienda può controllare il proprio estratto conto e il saldo delle risorse trasferite dall’INPS e scegliere di utilizzarle per presentare e gestire i propri piani formativi.
Le domande di finanziamento alla formazione continua vengono valutate rapidamente da parte di Fondimpresa.
Il senso è proprio quello di accorciare il tempo che intercorre dalla nascita dell’esigenza formativa al momento della sua erogazione e aiutare le aziende e i lavoratori nella loro competitività.
Formazione continua: i tre canali di finanziamento
Le aziende aderenti a Fondimpresa hanno a disposizione tre canali per finanziare la formazione continua dei lavoratori: il conto formazione, il contributo aggiuntivo e il conto di sistema.
Il conto formazione è un conto dedicato con cui ogni azienda aderente può gestire e finanziare la formazione dei propri dipendenti, secondo le specifiche necessità formative, gestendo le risorse finanziarie versate e accantonate.
Per richiedere l’autorizzazione al finanziamento delle attività formative dei lavoratori bisogna presentare un piano formativo.
La procedura è tutt’altro che complicata: l’azienda la svolge online, in autonomia e velocemente, accedendo al proprio Conto Formazione sulla piattaforma informatica di Fondimpresa.
Importante è sapere che ogni impresa deve utilizzare le risorse presenti sul proprio conto formazione entro due anni dal versamento.
Il secondo canale di finanziamento è il conto di sistema, indirizzato specificamente alle piccole aziende, che vengono informate tramite avvisi pubblici. Si tratta di un conto collettivo che consente alle aziende di partecipare a percorsi formativi comuni per territorio o settore. In pratica è un conto collettivo di carattere solidaristico pensato per sostenere i processi di sviluppo e la formazione nelle aziende di piccole dimensioni.
Il conto di sistema favorisce l’aggregazione di imprese su piani di formazione comuni, in ambito settoriale o territoriale. Le sue peculiarità sono massima trasparenza e pari opportunità di accesso all’offerta di formazione continua.
Il terzo canale di finanziamento è il contributo aggiuntivo, che integra le risorse del conto formazione delle aziende con quelle del conto di sistema.
Formazione continua, le risorse disponibili nel conto di sistema
Dato che fanno parte di un conto collettivo le risorse del conto di sistema sono una percentuale dei contributi versati dalle imprese aderenti a Fondimpresa.
Le aziende che hanno optato per l’80% di restituzione sul Conto Formazione, versano nel conto di sistema il 16% dei contributi.
Le aziende che invece hanno optato per il 70% di restituzione sul Conto Formazione, versano nel conto di sistema il 26% dei contributi.
Queste risorse cumulate vengono utilizzate per finanziare piani formativi tramite la periodica pubblicazione di avvisi, con massima trasparenza e pari opportunità di accesso.
Formazione continua: 20 milioni di euro per il digitale
Un esempio di finanziamenti alla formazione continua legati al conto di sistema è quello dell’avviso 6/2022 del 30 novembre 2022, «Formazione a sostegno dell’innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti»”, che mette a disposizione 20 milioni di euro, suddivisi per macro aree geografiche, da richiedere a partire dal 14 febbraio 2023.
Con questo avviso Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori delle aziende aderenti che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale.
Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i piani formativi le imprese che non hanno beneficiato dei fondi dell’Avviso 1/2022 e gli enti aderenti a Fondimpresa.
Il piano di formazione deve prevedere la partecipazione anche di Dipartimenti di Università, enti di ricerca, centri di competenza. Le domande di finanziamento dovranno pervenire, dal 14 febbraio 2023 fino al 31 dicembre 2023.
Come presentare domanda di finanziamento per la formazione
Le aziende che non hanno ancora utilizzato i finanziamenti per la formazione continua possono presentare domanda in modo molto semplice, online, tramite il proprio conto.
Possono farlo le aziende già aderenti a Fondimpresa e beneficiarie dell’attività di formazione per i propri dipendenti.
Possono farlo anche gli Enti già iscritti alla data di presentazione della domanda di finanziamento presso l’Elenco dei soggetti proponenti qualificati dal Fondo.
Formazione continua dei lavoratori maturi
Destinatari della formazione continua sono tutti i lavoratori.
Ma con l’aumento della speranza di vita e il conseguente allungamento della vita lavorativa dovuta anche a ragioni di sostenibilità del sistema economico e pensionistico, sta cambiando l’attenzione sul contributo che i lavoratori maturi (over 40, 50 e 60) possono dare alle aziende e conseguentemente anche verso la loro formazione continua.
Sono infatti numerose le testimonianze di grandi aziende che stanno sviluppando percorsi di seniority e di age management. Ma la questione riguarda anche le PMI e il ricorso ai finanziamenti di Fondimpresa può essere determinante.
L’Associazione Lavoro Over 40, diretta da Giuseppe Zaffarano, da circa 20 anni è coinvolta in questo processo, su due fronti: da un lato stimola i lavoratori maturi a sviluppare costantemente azioni autonome di formazione continua, dall’altro invita le aziende, ad abbandonare gli stereotipi legati alla discriminazione per età che tende a escludere i lavoratori maturi dal processo di formazione continua, per attivare e favorire percorsi di age management e di seniority con processi formativi di upskilling e reskilling finalizzati a valorizzare le capacità di problem solving che i lavoratori maturi possono apportare all’azienda stessa.
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