Novità sul salvataggio di Alitalia. Secondo indiscrezioni un nuovo gruppo sarebbe pronto ad acquisire la compagnia aerea e ad evitare il triumvirato composto da Ferrovie dello Stato, Atlantia e Delta Air Lines. Ques’ultima tra l’altro non vorrebbe salvare Alitalia, ma smantellarla
Un nuovo gruppo sarebbe pronto ad acquisire Alitalia, salvarla dal baratro e riportarla in auge. È questo il sunto delle indiscrezioni giunte alla redazione di Money.it.
Secondo quanto riferito, questo famoso gruppo avrebbe nuovamente presentato una proposta di acquisto entro i tempi previsti dal MISE, ossia entro il 15 ottobre. Scriviamo nuovamente, in quanto il gruppo aveva già presentato la propria proposta nel mese di luglio, prima del rinvio annunciato dal Ministero.
Oltre a ciò, questo nuovo gruppo - che volutamente ha deciso di rimanere nell’anonimato - avrebbe già presentato dei documenti ufficiali che garantiscono la propria solvibilità e il pieno possesso dei capitali richiesti.
Proprio tra questi, il gruppo si farebbe completamente carico del debito di 900 milioni di euro che Alitalia ha contratto con il ministero dell’Economia dopo aver ottenuto il commissariamento. A ciò inoltre sarebbero aggiunti i mezzi finanziari adeguati per la garantire per almeno cinque anni la governance della cosiddetta “Alitalia di domani”.
Ma non finisce qui. Secondo quanto trapelato, questo gruppo, che possiamo anche chiamare “Mister X”, avrebbe già presentato un piano di sviluppo che garantirebbe: la piena occupazione, lo sviluppo del “cargo” nazionale e internazionale e nuovi collegamenti aerei.
Alitalia: cosa sta succedendo?
Questo nuovo gruppo avrebbe deciso di salvare e acquisire Alitalia per un motivo molto semplice: evitare che la Corte dei Conti possa condannare l’intervento del Tesoro e di FS, Ferrovie dello Stato, per ripianare il debito che la compagnia aerea ha proprio con il Tesoro italiano.
Questo però è solo uno dei motivi. Infatti secondo quanto rivelato alla nostra redazione, il progetto di salvataggio di Alitalia che vede in trattativa FS, che già detiene una quota della compagnia aerea, Atlantia e l’americana Delta Air lines potrebbe rasentare l’illegalità. Ipotesi che permetterebbe alla Corte dei Conti, all’Antitrust e al tribunale dell’Aja di decretarne la nullità.
Infatti, anche se Ferrovie dello Stato dovesse prendersi in carico il 35% di Alitalia, quindi alla stessa percentuale di Atlantia della famiglia Benetton, lasciando di conseguenza il 10% mancante a Delta Air Lines, tuttavia non potrebbe comunque ripianare il prestito contratto da Alitalia con il Tesoro.
E questo per un semplice motivo: conflitto d’interesse. Essendo al 100% di proprietà dello Stato, i soldi impiegati da Ferrovie dello Stato per ripianare il debito non sarebbero altro che rigirati in poche parole dal Tesoro stesso.
Delta Air Lines vuole smantellare Alitalia?
Oltre al precedente punto, vi è anche un altro problema: Delta Air Lines. Avendo accettato di partecipare all’acquisto di Alitalia sborsando una cifra compresa tra i 100 e i 120 milioni di euro, la società americana entrerebbe nel capitale della compagnia italiano con il 10%, ossia con un impegno minoritario.
Una mossa che secondo quanto dichiarato dalle nostre fonti sarebbe molto astuta per un motivo molto basilare. Proprio per il suo impegno minoritario la compagnia aerea chiederebbe il controllo della gestione operativa, il potere di veto sull’ingresso di nuovi soci e la modifica di numerose rotte.
Questo darebbe vita al piano più ampio di Delta Air Lines: sopprimere le rotte Alitalia verso il Sud America utilizzando come alternativa il passaggio per l’hub globale di Atlanta negli USA. In questo modo ad Alitalia resterebbero solo le linee interne e pochi collegamenti europei e in Africa.
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