Alitalia: ultime notizie dalle audizioni alla Commissione Trasporti della Camera. Il salvataggio resta un rebus. I motivi
Alitalia, le ultime notizie in arrivo dalle audizioni in corso alla Commissione Trasporti della Camera mostrano un quadro complesso. Le novità della giornata di ieri, martedì 7 gennaio, avevano già disegnato uno scenario preoccupante.
Dopo la diffusione di alcuni dati sui ricavi della compagnia di volo, in perdita di 114 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019, la situazione finanziaria è apparsa di difficile soluzione. Intanto, il commissario Leogrande continua a lavorare su un piano di rilancio che, al momento, dichiara di non avere chiaro nemmeno lui.
La situazione è intricata. I più importanti partner interessati al riassetto dell’azienda italiana, mostrano chiusure o caute proposte. Il 31 maggio, data ultima per la vendita della compagnia, appare sempre più una deadline senza via di uscita. Non esiste ancora un’offerta di acquisto concretizzabile.
Per Alitalia, le ultime notizie di queste ore rischiano di allontanare l’attesa via di uscita dalla crisi.
Alitalia, ultime notizie: chi investirà nella compagnia?
Le audizioni in corso alla Camera servono innanzitutto a fare il punto sul futuro prossimo dell’azienda, in perdita in modo preoccupante e, soprattutto, senza un progetto davvero strutturato.
Dopo la cauta proposta di Lufthansa, che si è detta disponibile a ragionare per una partnership commerciale, ma non a un investimeto, sono arrivate anche le note di Fs e Altantia.
L’ad di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, ha appena dichiarato che ormai la sua azienda resta fuori dal progetto. Il ritiro di Atlantia e lo sfaldamento del consorzio con Delta, infatti, hanno segnato una nuova fase. Le condizioni sono cambiate e la possibilità di un rilancio della compagnia di volo è tramontata in modo irreversibile secondo l’analisi di Fs.
Anche Lufthansa, nelle valutazioni di Battisti, non ha mai esternato la volontà di andare oltre una collaborazione commerciale. Troppe incertezze, quindi, che si sono tradotte nell’assenza di un’offerta vincolante e nell’allontanamento del gruppo Ferrovie dal progetto Alitalia.
Resta distante anche Atlantia, accusata da Fs di aver anteposto le questioni interne relative alle concessioni autostradali al piano per la compagnia di volo. In un documento consegnato alla Camera in serata, il gruppo dei Benetton ha dichiarato che sono ancora evidenti troppe criticità nella questione Alitalia, che necessita di una pesante ristrutturazione.
La posizione appare, quindi, prudente su un coinvolgimento, che, come ribadito nella nota, si è affievolito dinanzi all’offerta inadeguata di Delta. Non ci sarebbe stato, secondo le memorie del gruppo, un disinteresse immotovato alla base della rinuncia, ma solo la valutazione negativa della proposta degli americani.
Si mantiene aperta, comunque, la strada del confronto con il commissario.
Arriva un nuovo direttore generale. E nel Governo è polemica
Nelle dichiarazioni di ieri del commissario straordinario Leogrande è arrivato l’annuncio di un nuovo direttore generale per affrontare la delicata crisi della compagnia. Si tratta di Giancarlo Zeni, amministratore delegato di Blue Panorama.
L’arduo compito del dg appena entrato in carica sarà quello di affiancare il commissario nella ristrutturazione finanziaria e nella presentazione di un piano di sviluppo da presentare al più presto al MiSE.
La nomina, intanto, non ha risparmiato critiche all’interno del Governo. Italia Viva, infatti, ha commentato la novità con toni polemici:
“Il problema non sono le qualità professionali e il profilo di Zeni, quanto la tempistica e il metodo. Prima di procedere alla nomina del direttore è infatti fondamentale conoscere il piano industriale che lo stesso direttore sarebbe chiamato ad attuare.”
Il dossier sulla crisi della compagnia è uno dei temi caldi per l’esecutivo in questi primi giorni del 2020. Le ultime notizie su Alitalia potrebbero destabilizzare non solo il piano di rilancio industriale. A rischio c’è, come spesso sta accadendo, la tenuta della maggioranza.
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