Nuovo capitolo dello scandalo legato agli airbag difettosi Takata. Ecco la lista delle auto coinvolte e gli ultimi sviluppi della vicenda
Non sembra avere fine la storia degli airbag difettosi prodotti dall’azienda giapponese Takata, iniziata nel 2008. Una recente indagine ha infatti scoperto che attualmente ci sono sul mercato più di 100 modelli di automobili di 26 produttori diversi che montano airbag pericolosi.
Vediamo quali sono e gli ultimi capitoli di una delle vicende più nere del settore automobilistico degli ultimi 20 anni.
La lunga storia degli airbag Takata
La vicenda degli airbag Takata inizia negli anni ‘90, periodo in cui l’azienda giapponese inizia a produrre dispositivi più piccoli e meno costosi rispetto a quelli della concorrenza. Un vero affare per moltissime case automobilistiche che decidono di installarli sui loro modelli di auto.
Purtroppo, però, all’inizio del 2000 iniziano a verificarsi i primi incidenti con conducenti feriti per l’esplosione improvvisa dell’airbag. Sotto la lente d’ingrandimento finiscono i prodotti firmati Takata e Honda nel 2008 inizia a richiamare le proprie auto. Non sarà sufficiente e i problemi continueranno causando incidenti anche molto gravi.
Si scopre così che Takata usa per i suoi airbag il nitrato d’ammonio al posto del tetrazolo, più costoso. Il problema è che il nitrato è molto più instabile e in alcuni casi può raggiungere una pressione talmente alta da far esplodere la bomboletta che lo contiene.
leggi anche
Non premere mai questo pulsante nella tua auto

Gli ultimi ritiri
Arriviamo così all’attualità. Dal 2008 a oggi sono state ritirate dal mercato milioni di auto in cui erano montati gli airbag pericolosi. L’ultimo ritiro risale allo scorso maggio e coinvolge Stellantis, proprietaria di Citroën e DS.
Lo scorso 21 gennaio 2025 il ritiro è stato esteso anche ai modelli di C3 e DS3 di tutta Europa.
La lista dei modelli con airbag difettosi
La lista delle auto con gli airbag Takata è davvero lunghissima e per ragioni di spazio citeremo soltanto i modelli più recenti.
Audi ha installato i dispositivi sulle R8 prodotte tra il 2014 e il 2017 e sulle TT degli stessi anni. BMW, invece, ha montato i Takata su quasi tutti i modelli prodotti a cavallo tra il 2012 e il 2015.
Ford sulle S-Max del triennio 2014-2017, sulle Mondeo 2007-2017 e sulle Galaxy II immesse sul mercato tra il 2006 e il 2017.
Non si sono salvate nemmeno Mercedes, che ha visto coinvolto nella vicenda tutto il parco auto prodotto tra il 2004 e il 2016, e Opel che ha continuato a montare gli airbag Takata su Astra, Cascada e Mokka fino al 2018.
Coinvolta anche Stellantis: cosa rischia?
Nella lista dei modelli ritirati hanno trovato recentemente spazio 190 mila Citroën C3 e DS3 prodotti tra il 2009 e il 2019.
Una questione che potrebbe causare molti problemi al gruppo Stellantis e Psa Groupe Italia. Tre associazioni di consumatori hanno infatti avviato un iter legale per richiedere 285 milioni di euro di risarcimento.
La vicenda è attualmente al vaglio della Corte di Appello di Torino che ha fissato l’udienza finale relativa all controversia per il prossimo 26 marzo 2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA