La Banca Mondiale lancia un nuovo allarme povertà: la crisi senza precedenti causata dall’epidemia sta mettendo a rischio milioni di persone finora non in pericolo, ecco dove.
La Banca Mondiale aggiorna le sue prospettive sull’impatto economico della pandemia.
I risultati sono allarmanti, soprattutto per una parte del mondo da 20 anni esente da un aumento della povertà.
Nel mirino delle più pessimistiche stime globali è finita tutta l’area dei Paesi in via di sviluppo dell’Asia Orientale e del Pacifico. Qui si teme una crescita senza precedenti di persone in gravi difficoltà e sotto la soglia di sopravvivenza.
Ben 33 milioni di poveri potrebbero emergere nell’ampia regione asiatica, diventando improvvisamente non abbienti e bisognosi solo a causa degli effetti del coronavirus.
Quale scenario ha previsto la Banca Mondiale sulla povertà in Asia?
La previsione sulla povertà in Asia che allarma
Il numero di persone che vivono in povertà nei Paesi in via di sviluppo dell’Asia orientale e del Pacifico potrebbe aumentare per la prima volta in 20 anni, visto che la pandemia di coronavirus ha cancellato gran parte della crescita economica di quest’anno.
La Banca Mondiale ha tracciato un quadro negativo e chiaro su cosa potrebbe accadere a breve in questa zona del mondo strategica.
Considerando la soglia di povertà un reddito di $ 5,50 al giorno, la stima è che 38 milioni di persone in più potrebbero scendere al di sotto di quel livello di reddito nel 2020, compresi 33 milioni che sarebbero sfuggiti alla povertà senza lo shock dell’epidemia.
Le conseguenze della pandemia sulle economie e sulla popolazione dell’Asia orientale potrebbero ridurre la crescita regionale nel prossimo decennio di 1 punto percentuale ogni anno.
Senza una rapida azione dei governi per liberalizzare le loro economie e aumentare le reti di sicurezza sociale il triplo shock del COVID-19, il lockdown e la recessione globale ostacolerà la crescita e alimenterà la povertà negli anni a venire.
“Epidemia, insicurezza alimentare, perdita di posti di lavoro e chiusura delle scuole potrebbero portare all’erosione del capitale umano e a perdite di guadagno che dureranno per una vita”,
hanno sottolineato gli analisti internazionali nell’aggiornamento sulle economie dell’Asia orientale e del Pacifico pubblicato martedì 29 settembre.
L’avvertimento della banca sull’impatto duraturo della pandemia sulle persone più vulnerabili dell’Asia orientale segue altre fosche previsioni sugli effetti della pandemia su quella che era una delle regioni in più rapida crescita del mondo.
Il promettente futuro dell’Est-asiatico e del Pacifico potrebbe essere pesantemente compromesso.
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