Allarme Belgorod, la Russia vuole testare super siluro Poseidon: quali sono i rischi

Luna Luciano

02/10/2022

Il Belgorod si muove nei mari artici e mette in allarme la Nato. Il timore è che la Russia voglia testare il super siluro nucleare Poseidon. Ecco cos’è e quali sono i rischi.

Allarme Belgorod, la Russia vuole testare super siluro Poseidon: quali sono i rischi

È allarme nei mari artici. Stando a un’informativa dell’intelligence Nato, giunta ai vertici dei comandi alleati nei giorni scorsi, la Russia avrebbe ordinato di muovere il sottomarino nucleare Belgorod, ormai ufficialmente operativo da luglio.

E se nei giorni precedenti il sottomarino è stato più volte citato nelle analisi sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, e del conseguente disastro ambientale, rientrando tra le attività per il quale è stato progettato, l’intelligence della Nato smentisce tale possibilità: il Belgorod non si sarebbe mai allontanato dal Mare Bianco.

Il sottomarino sarebbe stato quindi segnalato alle porte del mar Artico per una serie di test segreti. Ciò che teme la Nato è che la sua missione sia quella di testare il super siluro Poseidon, spesso definito «l’arma dell’Apocalisse». Una possibilità che renderebbe più concreto il timore di un’escalation nucleare, come dichiarato nelle ultime minacce di Putin.

Non cedendo al panico, è opportuno approfondire cos’è e quali sono i rischi dell’impiego del Poseidon.

Allarme Belgorod, la Russia vuole testare il Poseidon: cos’è

Il Poseidon è un sottomarino senza pilota a propulsione nucleare. Lungo 24 metri e largo 1,6, questa testata nucleare, probabilmente di 2 megatoni, può viaggiare a una profondità di circa un chilometro e a una velocità di 100 chilometri all’ora, con una gittata di circa 11mila chilometri.

Il sottomarino è stato presentato da Mosca nel 2018 come uno dei sistemi che «restituirà la supremazia strategica alla Russia», come riportato anche da Repubblica. E se gli Stati Uniti hanno fin da subito creato una rete di satelliti con sensori all’infrarosso per rintracciare il momento del lancio del siluro, sfruttando il calore fortissimo emesso dai motori all’accensione, stando a quanto riportato dalla testata giornalistica, Poseidon sfuggirebbe ai radar.

Il Poseidon, infatti, sarebbe stato progettato per emettere pochissimo calore e viaggiare in modo silenzioso. Inoltre, stando a quanto riferito da Wired, il super siluro può essere lanciato solo da «quattro sottomarini russi di classe Belgorod».

Ecco quindi l’allarme lanciato dalla Nato ai movimenti del Belgorod. Stando all’intelligence, infatti, Mosca starebbe per sperimentare nel Mare di Kara proprio il lancio del Poseidon, chiamato in codice “Status-6”.

Allarme Belgorod, la Russia vuole testare il super siluro Poseidon: quali sono i rischi

I rischi del lancio, o di un possibile attacco, di questo “super siluro” sono molti. Infatti il Poseidon sarebbe una «categoria di arma completamente nuova», come ha scritto l’esperto H.I. Sutton.

Stando alla propaganda russa, come spiegato dal presentatore televisivo Dmitry Kiselyov, il drone Poseidon sarebbe in grado di attaccare e “cancellare” il Regno Unito, provocando uno tsunami radioattivo e trasformando l’isola in «un deserto radioattivo». Un risultato simile potrebbe essere provocato solo da una testata nucleare di 100 megatoni.

Eppure, stando alla rivista di tecnologia Popular Mechanics, che ha ridimensionato le stime del potenziale distruttivo dell’arma, il Poseidon sarebbe calibrato più probabilmente per trasportare ordigni da 2 megatoni. In grado non di distruggere l’intero Regno Unito, ma di creare danni gravissimi agli obiettivi costieri. Infatti come riportato anche da Repubblica, l’onda radioattiva provocata dal Poseidon potrebbe essere in grado di «cancellare metropoli come New York o Los Angeles».

E se pochi ritengono che il super siluro possa essere già operativo, è vero che il Poseidon potrebbe obbligare a cambiare «la pianificazione delle marine occidentali, portando a definire nuovi requisiti e nuovi mezzi per contrastarla», come spiegato da Sutton. Eppure solo l’annuncio del test consentirebbe alla Russia di cimentarsi in una prova di forza. Il timore per un’escalation nucleare ha ragione di esistere.

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