In un inverno da allarme bollette, tra mercato libero e mercato tutelato qual è il regime più conveniente? Ecco il parere degli esperti.
Ormai da settimane è allarme bollette. Arera ha registrato un incremento del +59% sul prezzo dell’energia elettrica per le famiglie già sottoposte a tutela. Il mercato tutelato è al momento la scelta più conveniente, poiché i prezzi sono aggiornati dall’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente (Arera). Proprio Arera la scorsa settimana, con un intervento straordinario, aveva impedito l’aumento del 100% del costo in bolletta relative al quarto trimestre dell’anno. Per quanto sventato l’aumento del 100%, l’incremento del +59% è comunque importante e a partire da ottobre, così come nei prossimi mesi, si farà sentire.
Allo stesso modo, come riportano i dati Istat elaborati dall’Unione nazionale consumatori (Unc), l’energia elettrica del mercato libero aumenterà del +135,9%, trovandosi al secondo posto nella top 30 dei rialzi, subito dopo l’aumento dei voli intercontinentali (+176%). Questi aumenti hanno portato in molti a chiedersi se al momento convenga rivolgersi al mercato libero o a quello a maggior tutela e aspettare novità. Il tempo per decidere non è ancora molto perché dal 1° gennaio 2023 cesserà di esistere il regime tutelato per il gas e all’inizio del 2024 cesserà anche il regime tutelato per il mercato l’elettricità.
Secondo Confcommercio la scelta migliore per tutelare le imprese è il mercato tutelato, tanto che ha chiesto una proroga di questo per evitare incrementi del prezzo delle bollette ormai fuori controllo. La differenza tra il mercato tutelato e il mercato libero è la garanzia sui prezzi.
leggi anche
Elettricità, le bollette aumentano ancora (ma meno di quanto si pensasse): l’annuncio di Arera
Qual è la differenza tra mercato libero e mercato tutelato?
Rispondere con certezza a quale sia l’offerta più conveniente tra il mercato libero e il mercato tutelato non è affatto facile. Questo perché da una parte il mercato tutelato permette di pagare il costo dell’energia con un aggiornamento dello stesso previsto ogni tre mesi e disposto dall’Autorità per l’energia, cioè Arera. Al contrario il mercato libero permette di negoziare con il fornitore e potenzialmente di ottenere la tariffa migliore. Il mercato però potrebbe non essere ricco di opportunità e presentare un conto salato.
L’allarme bollette non sarebbe un allarme se fosse di facile soluzione e infatti, anche se con un aumento minore rispetto a quello previsto, l’aumento dei prezzi del mercato tutelato si aggira intorno al +59%. Secondo le prime stime emerse dati Istat, anche il mercato libero è in forte aumento.
Il mercato libero conviene con l’allarme dei prezzi in bolletta?
Confcommercio ha tentato di rispondere alla domanda se è conveniente o meno passare al mercato libero. Secondo i propri dati il prezzo medio delle offerte nel mercato libero è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa (2021). Proprio per questo ha chiesto la proroga del mercato tutelato, la cui fine è prevista per il 1° gennaio 2023.
“L’incremento oramai fuori controllo dei valori delle materie prime energetiche, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, rendono necessaria una proroga del termine”, ha sottolineato Confcommercio in merito al mercato tutelato per le microimprese. Secondo Confcommercio il mercato tutelato offre maggiori garanzie sui prezzi. Anche l’Unione nazionale dei consumatori è d’accordo e ha chiesto al governo di intervenire immediatamente, poiché senza il rinvio della fine del mercato tutelato famiglie e imprese sotto tale regime passeranno da un +59% del tutelato a un +135 9% (oltre il doppio) del mercato libero. Per questo, secondo il presidente Massimiliano Dona, la fine del mercato tutelato del gas dovrebbe allinearsi a quella della luce, programmata per il 10 gennaio 2024.
© RIPRODUZIONE RISERVATA