Larry Page, co-fondatore di Google, si dimette dal ruolo di CEO della parent company Alphabet. Al suo posto s’insedia Sundar Pichai
Il CEO di Alphabet Larry Page ha annunciato le proprie dimissioni. Sundar Pichai, attuale CEO di Google, prenderà il suo posto presso la parent company, assumendo così due posizioni. Il co-fondatore Sergey Brin farà inoltre un passo indietro da presidente di Alphabet, e il ruolo sarà eliminato. Il titolo Google è salito di oltre mezzo punto percentuale nell’after-hours a $1,304.41 ad azione.
Google, i co-fondatori fanno un passo indietro
“Con Alphabet ben consolidata, e Google e la divisione di ricerca e sviluppo che operano efficientemente come compagnie indipendenti, è il momento di semplificare la nostra struttura di management”, hanno scritto Page e Brin in un post sul blog.
I due co-fondatori del motore di ricerca più famoso del mondo pensano che “c’è un modo migliore di guidare la società”. “Alphabet e Google non hanno più bisogno di due CEO e un presidente”, hanno aggiunto.
Page è diventato CEO di Alphabet nel 2015, in seguito alla riorganizzazione di Google e degli altri comparti. La parent company controlla anche Waymo (auto a guida autonoma), Verily (software per l’assistenza sanitaria) e molte altre società.
Alphabet, Page si dimette: i motivi
Il ruolo pubblico dei co-fondatori di Google era progressivamente diminuito nel corso degli ultimi anni. Il ritiro dalle scene di Page aveva sollevato numerose critiche sia da parte dei dipendenti che dalla politica. Per le questioni più controverse riguardanti i progetti della compagnia, infatti, spesso è stata richiesta una risposta direttamente da lui, e non da Pichai.
Il nuovo CEO di Alphabet, prima di passare a Google, ha guidato Android e Chrome.
Sia Page e Brin continueranno a detenere le azioni con diritto di voto. Page detiene circa il 5,8% delle azioni Alphabet, Brin il 5,6% e Pichai lo 0,1%.
In luce della riduzione della fonte di maggiori ricavi - il business delle pubblicità online - nel prossimo futuro Alphabet dovrà affidarsi maggiormente sulle “Other Bets”, le scommesse. Google ha mostrato un rallentamento della crescita dei proventi dalla vendita di spazi pubblicitari su internet nel primo quarto del 2019.
La compagnia ha avuto difficoltà a generare ricavi significativi con gli hardware, mentre il mercato del cloud sta crescendo.
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