Il Canada accusa l’India di aver orchestrato l’uccisione di un’attivista sikh in territorio canadese. Delhi nega e contrattacca. I rapporti tra i due partner Usa sono ai minimi termini.
Justin Trudeau continua ad accusare l’India di aver orchestrato l’uccisione di un’attivista sikh in Canada. Hardeep Singh Nijjar, secondo quanto riferito a settembre dal primo ministro canadese in un discorso rivolto al parlamento di Ottawa, sarebbe stato assassinato nel Surrey, nei pressi di Vancouver, lo scorso 18 giugno da agenti di Nuova Delhi.
Trudeau ha annunciato lo svolgimento di un’indagine in merito all’esistenza di “accuse credibili” che legherebbero la longa manus del governo indiano all’omicidio di Nijjar, leader indipendentista sikh, dotato di cittadinanza canadese dal 2007 e facente parte di una minoranza religiosa che costituisce il 2% della popolazione indiana.
Le accuse di Trudeau
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