Cos’è e come si svolge l’analisi di bilancio? Quali sono le fasi e le tecniche utilizzabili dalle aziende moderne? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
L’analisi di bilancio è uno strumento fondamentale per comprendere la salute finanziaria di un’azienda. Questa tecnica permette di esaminare in dettaglio i dati di bilancio, inclusi il conto economico e gli indici di bilancio, per valutare le performance e la solidità di un’impresa.
Ma cosa vuol dire svolgere un’analisi di bilancio? Quali sono le fasi e le tecniche fondamentali? La rappresentazione delle tre situazioni – patrimoniale, finanziaria ed economica – espresse negli schemi contabili obbligatori del bilancio di esercizio (artt. 2424-2425 c.c.) necessita di essere interpretata. In effetti, essa consente di dare un giudizio di massima sul periodo amministrativo considerato ma non consente (o consente solo in minima parte) di fare previsioni o di dare giudizi approfonditi sulle potenziali prospettive future dell’attività aziendale.
L’analisi di bilancio serve proprio a questo: fornire al management tutti i dati su cui impostare la pianificazione e la strategia aziendale.
Capire cos’è un bilancio e come interpretarlo è essenziale per chiunque sia coinvolto nel mondo degli affari, dagli investitori ai manager, fino ai piccoli imprenditori che vogliono monitorare la propria attività. Ecco cosa sapere.
Cos’è l’analisi di bilancio: i fondamenti da conoscere
L’analisi di bilancio consiste nell’elaborazione dei dati contenuti nel bilancio di esercizio, in particolare nello stato patrimoniale e nel conto economico, con l’obiettivo di ottenere una misurazione valutaria delle dinamiche del business. Questa tecnica permette di esaminare in dettaglio la situazione patrimoniale, economica e finanziaria di un’impresa, fornendo informazioni preziose per la gestione aziendale e per la valutazione delle performance.
L’analisi di bilancio si basa sulla riclassificazione dei dati di bilancio, che vengono rielaborati e aggregati in modo da ottenere informazioni che vanno oltre la rappresentazione richiesta dal codice civile. Questo processo consente di avere una visione più chiara e approfondita della realtà aziendale, permettendo di individuare punti di forza e di debolezza, nonché di valutare la capacità dell’impresa di generare profitto e di far fronte ai propri impegni finanziari.
Quali sono, dunque, gli obiettivi dell’analisi di bilancio?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Di solito si distinguono gli obiettivi a seconda del soggetto che realizza le analisi medesime.
- Se il soggetto è un analista interno all’azienda probabilmente il suo obiettivo sarà quello di analizzare i punti di forza e debolezza dell’impresa; oppure quello di valutare le prospettive di sviluppo future. Pensiamo per esempio al proprietario dell’impresa: a cosa sarà più verosimilmente interessato? Probabilmente vorrà conoscere il rendimento del proprio investimento soprattutto in termini di costo opportunità cioè valutando quanto il capitale investito avrebbe reso se destinato in altre attività.
- Se, invece, l’analista è un soggetto esterno, l’obiettivo cambia a seconda del tipo di soggetto: un finanziatore sarà interessato a conoscere la solvibilità aziendale, un investitore vorrà conoscere la rimuneratività, etc etc.
Documenti necessari
Per condurre un’analisi di bilancio efficace, è necessario disporre di una serie di documenti fondamentali.
- Bilancio di esercizio: questo è il punto di partenza essenziale, comprendente lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa.
- Budget e piani aziendali: tali documenti forniscono informazioni sulle previsioni e gli obiettivi dell’azienda, permettendo di confrontare i risultati effettivi con quelli attesi.
- Bilanci contabili e situazioni contabili infrannuali: questi documenti offrono una visione più dettagliata e aggiornata della situazione economico-finanziaria dell’azienda.
- Rendiconto finanziario: un documento è fondamentale per analizzare i flussi di cassa e la liquidità dell’azienda.
- Relazione sulla gestione: fornisce informazioni qualitative e quantitative utili per comprendere meglio il contesto in cui opera l’azienda.
Come si fa un’analisi di bilancio: tecniche e fasi
L’analisi di bilancio è un processo articolato che richiede una serie di passaggi metodici per ottenere una visione completa e accurata della situazione economico-finanziaria di un’azienda. Questo processo si basa su diverse tecniche, ciascuna delle quali fornisce informazioni preziose per valutare la salute finanziaria e le performance dell’impresa.
La prima fase dell’analisi di bilancio consiste nella riclassificazione dei dati contenuti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Questa operazione è fondamentale per rendere i dati di bilancio più adatti all’analisi e all’interpretazione.
La riclassificazione dello stato patrimoniale segue generalmente una logica finanziaria e funzionale, evidenziando la natura degli impieghi (investimenti) e delle fonti di finanziamento. Per quanto riguarda il conto economico, le logiche di riclassificazione più comuni sono quelle a costo del venduto, a margine di contribuzione e a valore aggiunto.
Una volta riclassificati i prospetti, si procede con l’applicazione delle diverse tecniche di analisi. Le principali sono l’analisi per indici, l’analisi per flussi e l’analisi comparativa.
Analisi per indici
L’analisi per indici, o ratio analysis, è una tecnica fondamentale che permette di esaminare le relazioni tra diverse voci di bilancio attraverso il calcolo di rapporti significativi. Questi indici offrono una panoramica sintetica ma efficace della situazione aziendale, consentendo di valutare aspetti cruciali come la redditività, la solidità patrimoniale e l’equilibrio finanziario.
Tra gli indici più rilevanti troviamo:
- ROE (Return on Equity): misura la redditività del capitale proprio e si calcola come rapporto tra l’utile d’esercizio e il patrimonio netto;
- ROI (Return on Investment): valuta la redditività e l’efficienza della gestione operativa, mettendo in relazione il reddito operativo con il capitale investito;
- ROS (Return on Sales): fornisce una misura della capacità remunerativa dei ricavi tipici dell’azienda, calcolando il rapporto tra reddito operativo e ricavi delle vendite;
- Indice di disponibilità: confronta l’attivo corrente con il passivo corrente, offrendo una valutazione dell’equilibrio finanziario a breve termine;
- Indice di indebitamento: misura il grado di dipendenza dell’azienda da fonti di finanziamento esterne, rapportando il patrimonio netto al totale dei debiti.
Analisi per flussi
L’analisi per flussi finanziari rappresenta un approccio dinamico che studia le variazioni nel tempo degli investimenti e dei finanziamenti. Questa tecnica si propone di superare i limiti dell’analisi per indici, offrendo una visione più approfondita della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa.
L’analisi per flussi consiste, quindi, nello studio dei movimenti finanziari (fonti e impieghi) che avvengono durante la gestione. Il prospetto di riferimento per questo tipo di analisi è il rendiconto finanziario, un documento che illustra le variazioni delle disponibilità liquide avvenute in un determinato periodo.
Il rendiconto finanziario classifica i flussi in tre categorie principali:
- flussi da attività operativa: riflettono la capacità dell’azienda di generare liquidità attraverso la sua attività caratteristica;
- flussi da attività di investimento: mostrano come l’azienda impiega le risorse per mantenere o espandere la propria capacità produttiva;
- flussi da attività di finanziamento: evidenziano le modalità con cui l’azienda si procura i mezzi finanziari necessari.
L’analisi dei flussi finanziari permette di comprendere come si è mossa la liquidità nella gestione operativa, nelle operazioni di investimento o finanziamento, offrendo una visione dinamica della gestione aziendale.
Analisi comparativa
L’analisi comparativa è una tecnica che consiste nel confrontare i dati di bilancio dell’azienda con diversi parametri di riferimento.
Questi possono includere:
dati storici dell’azienda stessa: permette di valutare l’evoluzione delle performance nel tempo;
dati di aziende concorrenti o medie di settore: consente di posizionare l’azienda rispetto ai competitor e al mercato di riferimento;
budget e previsioni aziendali: aiuta a verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
benchmark di settore: permette di confrontare le performance aziendali con gli standard di eccellenza del settore.
L’analisi comparativa è particolarmente efficace nell’individuare tendenze, anomalie o scostamenti significativi che potrebbero richiedere ulteriori approfondimenti. È uno strumento prezioso per la pianificazione strategica e il controllo di gestione.
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Come valutare un’azienda dal bilancio: quali sono le fasi dell’interpretazione del bilancio?
L’interpretazione del bilancio si attua in diverse fasi. Schematicamente se ne possono elencare almeno tre:
1) l’interpretazione letterale, consente di individuare il significato delle singole voci di bilancio, in modo da comprenderne e valutarne il contenuto. Questa fase è facilitata dai processi di:
- unificazione contabile, ha valenza formale giacché riguarda gli schemi o modalità di rappresentazione dei conti con l’obiettivo di fare in modo che tutte le imprese di un determinato tipo operanti in un certo ordinamento e territorio, s’avvalgano degli stessi o fortemente simili, schemi di bilancio (unificandoli ovvero uniformandoli);
- standardizzazione contabile, ha valenza sostanziale, poiché attiene propriamente al contenuto informativo del bilancio. Standardizzare i bilanci vuol dire stabilire convenzionalmente delle norme contabili che si traducono in criteri di redazione/valutazione, sia generali che operativi, comuni a tutte le imprese che svolgono la propria attività all’interno del sistema considerato;
- armonizzazione contabile, ha valenza giuridica, si tratta infatti del processo di adozione delle stesse regole contabili da parte di imprese operanti in diversi contesti nazionali (si pensi a quanto avviene all’interno dell’Unione europea).
2) l’interpretazione revisionale consente di verificare la regolarità e veridicità del bilancio. Tale funzione è attribuita dalla legge all’organo di controllo contabile (collegio sindacale, revisore legale dei conti, collegio dei revisori, etc etc).
3) l’interpretazione prospettica consente di prevedere gli andamenti futuri dei risultati aziendali attraverso l’estrapolazione e l’analisi dei dati di bilancio opportunamente riclassificati.
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