Analisi Forex: EUR/USD crolla con la crisi del gas. Buy o sell?

Claudia Cervi

5 Settembre 2022 - 11:40

L’aggravarsi della crisi del gas alimenta l’avversione al rischio e l’Euro crolla sotto il supporto chiave a 0,99 per la prima volta da dicembre 2002. Buy o sell da questi livelli?

Analisi Forex: EUR/USD crolla con la crisi del gas. Buy o sell?

La crisi del gas sconvolge gli equilibri sul mercato Forex: EUR/USD mai così basso da dicembre 2002. L’escalation di ritorsioni dalla Russia all’ennesimo pacchetto di sanzioni europee spinge ulteriormente al rialzo i prezzi dei future. In avvio di seduta i future sul TTF segnano un rialzo del 28% rispetto alla chiusura di venerdì, a 275 euro al megawattora.

Analisi Forex: EUR/USD sconvolto dalla crisi del gas

Secondo molti economisti tutto questa situazione sta portando a un pericoloso deterioramento delle prospettive economiche europee. Per altri l’Europa è già in recessione: diversi Paesi non hanno ancora ultimato lo stoccaggio per l’inverno e la chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream di Gazprom mette in pericolo gli approvvigionamenti, esacerbando i timori di un’imminente recessione globale.

Analisi Forex EUR/USD: lo zampino delle banche centrali

Altri fattori che influenzano pesantemente il cambio EUR/USD arrivano dalle banche centrali, impegnate a contrastare livelli record di inflazione con politiche monetarie restrittive. La prospettiva di un rialzo dei tassi più aggressivo da parte della Fed, la banca centrale degli Stati Uniti, ha permesso al cambio di galleggiare attorno alla parità per diverse sedute. Un equilibrio interrotto la scorsa settimana dall’aumento inaspettato del tasso di disoccupazione Usa che ha fatto crollare le probabilità di un aumento dei tassi di 75 punti base nel prossimo meeting di settembre.

I fari sono ora puntati sulla Bce che giovedì 8 settembre deciderà il tasso sui depositi fornendo indicazioni sulla sua politica monetaria. L’inflazione nell’Eurozona è cresciuta ulteriormente ad agosto: dall’8,9% al 9,1%. I mercati stanno scontando un rialzo dei tassi di 75 punti base, circostanza che per molti investitori è da considerare un’occasione «sell» per l’euro.

Considerando che l’aumento del tasso di 75 pb non è pienamente prezzato nei mercati finanziari e che il tono della conferenza stampa è probabile che sia da falco”, scrivono gli economisti di Nordea Asset Management, “ci aspettiamo che la prima reazione dei mercati sia rendimenti più elevati, obbligazioni più ampie spread e un euro più forte”.

Analisi Forex EUR/USD: la view degli analisti

«Ad un certo punto i mercati potrebbero iniziare a chiedersi quanta inflazione le banche centrali sono disposte a tollerare se le economie scivolassero in recessione, soprattutto se la radice di quell’inflazione è guidata dall’offerta», ha affermato Su-Lin Ong, responsabile dell’economia e del reddito fisso australiano strategia presso la Royal Bank of Canada.

Gli analisti di Goldman Sachs Group guidati da Kamakshya Trivedi hanno ridotto le loro previsioni per l’euro a 97 centesimi nei prossimi tre mesi dai 99 centesimi precedenti.

Sottolineano in una nota che «Sebbene l’area dell’euro abbia fatto buoni progressi nell’accumulo di stoccaggio di gas per il prossimo inverno, ciò è avvenuto a costo di una significativa distruzione della domanda attraverso tagli alla produzione e non elimina del tutto il rischio di un’interruzione più grave durante l’inverno».

Analisi tecnica EUR/USD

Il cambio EUR/USD si assesta poco sopra quota 0,99 a metà mattinata, dopo essere crollato in avvio di seduta fino a un minimo a 0,9877, mai così basso da dicembre 2002. Seppur marginale, la violazione di area 0,99 apre un varco ai ribassisti che potrebbero spingere i prezzi ancora più in basso, in direzione di obiettivi negativi a 0,96, minimo di settembre 2002.

Grafico EUR/USD Grafico EUR/USD Fonte TeleTrader

Osservando il grafico settimanale si nota però una perdita di momentum del movimento ribassista con la formazione di una potenziale divergenza rialzista tra il grafico dei prezzi e quello dell’RSI a 14 settimane. Per intravedere uno spiraglio di ripresa il cambio EUR/USD dovrà comunque salire oltre 1,008 e tentare di riavvicinare a 1,02 circa la trend line che scende dai massimi di febbraio.

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