Il titolo del settore energetico si prende una pausa dopo il movimento rialzista in atto dai minimi segnati ad ottobre. Un’eventuale movimento di ritracciamento su un livello dinamico potrebbe favorire l’implementazione di nuove strategie rialziste
Le azioni Enel oggi si attestano a 5,21 euro a Piazza Affari in flessione dello 0,19%. Il titolo capitanato dall’AD Stefano Starace oggi è in evidenza: tramite la controllata per le rinnovabili Enel Green Power Brasil Participacoes, la società ha venduto a Cgn Energy International Holdings tre impianti rinnovabili per una capacità complessiva di 540 mw.
Enel, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
A livello tecnico i corsi del titolo del settore energetico proseguono all’interno di un modello di consolidamento triangolare. Nella scorsa ottava i corsi avevano evidenziato i primi segnali di forza giungendo ai livelli di prezzo che non si vedevano da maggio.
A corroborare la view rialzista sul titolo anche il Golden cross in atto dal 9 gennaio. Proprio mercoledì scorso infatti si è visto per la prima volta dal 27 febbraio la media mobile a 50 giorni è tornata sopra la media mobile a 200 giorni.
Al momento la price action evidenzia quindi una pausa fisiologica dopo il rialzo messo a segno dai minimi del 15 ottobre a 4,255 euro. Avvicinandoci alla fine di questa ottava è opportuno quindi dare un’occhiata al time frame settimanale, per carpire se questo può fornire ulteriori indicazioni utili alla nostra operatività sui timeframe minori.
Sul timeframe weekly la candela con apertura al 30 dicembre era riuscita a chiudere al di sopra del livello dinamico discendente che conta i massimi registrati l’8 dicembre a 5,585 e successivamente il 7 maggio a 5,40 euro, ora transitante a 5,13 euro per azione.
Enel, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
A seguito di questa rottura la candela rappresentante la price action della scorsa settimana e di quella attuale stanno disegnando un pattern doji inside, evidenziando così una situazione di indecisione del mercato.
Analizzando sul grafico giornaliero la price action delle ultime due settimane si può notare che dal massimo relativo segnato l’11 gennaio a 5,286 euro, i corsi abbiano cominciato a disegnare un modello di compressione triangolare al culmine del costante rialzo in atto da ottobre.
In particolare la rottura al ribasso del modello inside che conta le candele dal 15 gennaio, a 5,168, potrebbe portare ad un movimento di ritracciamento fino al livello dinamico discendente violato al rialzo nella seduta del 4 gennaio, ora transitante a 5,102 euro. In tal caso, per un’operatività multiday, sarà interessante monitorare eventuali segnali di forza proprio su questo livello prima di assumere qualsiasi posizione long.
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce della struttura tecnica si potrebbero privilegiare operazioni di tipo rialzista. In particolare un eventuale movimento di ritracciamento verso il livello dinamico discendente violato il 4 gennaio, ora transitante a 5,104 euro, potrebbe fornire un ingresso in direzione long in linea con il trend dominante. In tal caso bisognerà però attendere un pattern candlestick dalle implicazioni rialziste come conferma. Lo stop loss per questo tipo di operatività potrebbe essere collocato a 5,038 euro, minimo della candela doji registrata lo scorso 3 gennaio. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a 5,40 euro, prossimo livello statico lasciato in eredità dal massimo segnato il 7 maggio 2018. Un target più ambizioso potrebbe invece essere collocato a 5,585 euro successiva resistenza lasciata in eredità dal massimo segnato nella seduta dell’8 dicembre 2017.
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