La multiutility è in evidenza a Piazza Affari nelle ultime sedute, a seguito del rilascio dei conti trimestrali pubblicati mercoledì. La struttura grafica favorisce strategie long, ma una figura di doppio massimo potrebbe mettere freno alla forza dei compratori. Ecco i livelli da monitorare secondo l’analisi tecnica
Le azioni Hera sono in evidenza a Piazza Affari dopo i conti trimestrali rilasciati mercoledì.
La struttura grafica della quotata è orientata al rialzo dopo la rottura della flag che si è sviluppata dai top segnati il 3 aprile a 3,306 euro. La violazione di tale figura correttiva è stata effettuata con la candela bullish disegnata il 10 maggio scorso.
Hera, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Nel lungo periodo la tendenza è chiaramente rialzista dai minimi segnati da dicembre 2018. A tal proposito va evidenziata dalla trendline ascendente che conta i il minimo segnato il 10 dicembre 2018 con il low segnato il 9 maggio scorso, ora transitante a 3,156 euro.
Inoltre anche le indicazioni di trend che emergono dalle medie mobili semplici confermano il trend rialzista. La SMA50 infatti ha incrociato la SMA200 già il 7 febbraio scorso ed ha funzionato come supporto dinamico sia nella seduta del 15 marzo e durante la prima decade di maggio.
La candela di ieri, con la sua coda inferiore piuttosto pronunciata evidenzia il fatto che i compratori sono in vantaggio. L’evoluzione della price action a questi livelli sarà importante da monitorare: un netto calo dai livelli attuali potrebbe infatti disegnare una figura di doppio massimo.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Hera
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Considerata la struttura tecnica di Hera si potrebbero implementare strategie long. In particolare si potrebbero ricercare segnali di acquisto in caso di ritracciamento presso il 50% del range dell’attuale candela, più precisamente a 3,286 euro. Lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto degli attuali minimi di seduta, più precisamente a 3,244 euro. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato a 3,40 euro, mentre un target finale a 3,50 euro.
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