Il titolo quotato a Piazza Affari si prepara a rompere una resistenza statica che ha interessato i corsi dal mese di novembre. Ampio spazio di manovra per i compratori in caso di breakout. Impostiamo le strategie operative
Le azioni STMicroelectronics si attestano a 14,33 euro a Piazza Affari, in flessione dello 0,86%.
La società è in evidenza oggi dopo la firma dell’accordo per acquisire la quota di maggioranza della svedese Norstel AB, azienda produttrice di fette in carburo di silicio, per 137,5 milioni di dollari.
STM, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Il quadro tecnico del titolo ha mostrato continui segnali positivi dopo la rottura della trendline discendente di medio periodo che conta il massimo assoluto del 2018 segnato il 15 giugno 2018 a 22,98 euro, con il massimo segnato il 24 luglio a 20,85 euro.
Questo livello è stato inizialmente oltrepassato con le sedute del 3 e del 4 dicembre scorsi, prima che i corsi si stabilissero nuovamente al di sotto di tale livello per disegnare l’ultima gamba ribassista che ha portato a segnare l’attuale minimo assoluto del 2019 segnato il 4 gennaio a 10,63 euro.
Da questo low i corsi hanno successivamente registrato 9 candele consecutive positive che hanno portato le quotazioni ad attestarsi a 12,55 euro, violando definitivamente la trendline che delimitava l’andamento ribassista di lungo periodo. Il movimento rialzista ha riportato inoltre i prezzi al di sopra sia della media mobile a 8 che a quella a 50 giorni, ora transitanti rispettivamente 14,013 e 12,52 euro.
Successivamente, con l’ampia candela rialzista segnata il 24 gennaio, i corsi hanno violato un altro importante livello dinamico di più breve periodo che unisce i top registrati il 3 dicembre a 14,025 e il 21 gennaio a 13,020 euro, confermando il movimento ascendente partito dai bottom di inizio anno.
La struttura tecnica di breve periodo favorirebbe quindi l’implementazione di strategie long, specie a seguito della candela impulsiva di ieri che ha riportato i corsi al test della resistenza statica che conta il massimo segnato il 2 novembre scorso a 14,45 euro.
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce della struttura tecnica di breve periodo si potrebbero implementare strategie di natura rialzista. In particolare la rottura dei massimi segnati ieri a 14,575 euro fornirebbe un segnale long che avrebbe come primo obiettivo il livello statico lasciato in eredità dal massimo segnato il 17 ottobre a 15,63 euro.
Un obiettivo di profitto più ambizioso potrebbe invece essere collocato a ridosso della successiva area resistenziale rappresentata dal livello dinamico espresso dalla media mobile a 200 giorni transitante a 16,292 e dal livello orizzontale che conta il minimo segnato il 4 aprile 2018 a 16,565 euro.
Lo stop loss potrebbe invece essere collocato poco al di sotto della media mobile a 8 giorni, in particolare a 14,00 euro.
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