Per il Bitcoin, una discesa al di sotto dei 9.000 dollari potrebbe risultare problematica per una prosecuzione del movimento ascendente, vediamo perché
Seduta all’insegna dei ribassi per il Bitcoin, che si è nuovamente riportato al di sotto dei 10.000 dollari dopo essere stato respinto dal livello orizzontale espresso dai massimi del 7 maggio 2020.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
I corsi si trovano ora a ridosso di un importante livello di concentrazione di domanda (l’area compresa tra 8.942 e 8.339 dollari), corroborata dal livello orizzontale espresso dai massimi del 27 maggio 2019, dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 26 giugno 2019 e del 12 febbraio 2020 e dalla media mobile semplice a 200 giorni.
Una discesa al di sotto di tale area avrebbe la possibilità di attirare nuove vendite, le quali potrebbero estendersi verso la soglia psicologica a 7.000 dollari, dove passano sia la trendline disegnata con i top del 10 marzo e del 23 aprile 2020 e il supporto espresso dai minimi del 13 maggio 2020.
La struttura migliorerebbe notevolmente in caso si dovesse verificare una chiusura al di sopra dei 10.000 dollari. In questo senso infatti, vi sarebbero maggiori possibilità di assistere ad una seconda gamba di rialzo.
Strategie operative sul Bitcoin
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero sfruttare eventuali discese al di sotto dei 9.000 dollari per valutare una strategia di natura short con stop loss a 10.230 dollari e obiettivo principale a 7.500 dollari. Il target finale sarebbe invece localizzato a 7.200 dollari.
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