I corsi del Bitcoin rimangono inseriti all’interno di una fase laterale. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa
Le quotazioni del Bitcoin continuano a veleggiare all’interno della fase laterale in atto da inizio maggio 2020, delimitata inferiormente dal livello orizzontale a 8.942,58 dollari, e superiormente dalla resistenza a 9.966,38 dollari.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
I corsi sembrano ora diretti nuovamente verso la base della congestione che, se dovesse venire violata, permetterebbe ai venditori di spingersi dapprima verso l’intorno di 8.316 dollari, dove transitano la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 26 giugno 2019 e 13 febbraio 2020, per poi passare al test della soglia psicologica a 7.000 dollari.
A rafforzare l’ipotesi di una discesa delle quotazioni è anche la divergenza di inversione bearish che si è delineata sull’RSI settato a 14 periodi.
Le implicazioni grafiche migliorerebbero a favore dei compratori nel caso in cui i corsi riuscissero ad effettuare una chiusura superiore al coriaceo ostacolo posto in area 10.000 dollari, il quale rappresenta un vero e proprio “muro” dalla seconda metà di settembre 2019.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura short in caso di discesa verso i 9.480 dollari. Lo stop loss andrebbe posto in area 10.050 dollari, mentre l’obiettivo principale a 8.500 dollari. Il target finale sarebbe invece localizzato a 8.380 dollari.
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