Le quotazioni del Bitcoin sono tornate nuovamente al di sotto dei 9.000 dollari. Vediamo i livelli da tenere sott’occhio e la possibile operatività
Seduta all’insegna dei ribassi per il Bitcoin, che si è portato nuovamente al di sotto dei 9.000 dollari.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, l’avanzata dei prezzi ha trovato quattro ostacoli piuttosto importanti: la soglia psicologica dei 10.000 dollari, la media mobile semplice a 200 giorni, la linea di tendenza ottenuta collegando i top del 26 giugno 2019 a quelli del 12 febbraio 2020 e il livello statico espresso dai massimi del 27 maggio 2019.
Al momento, le quotazioni sembrano indirizzate verso un nuovo test della SMA 200 che, se violata, darebbe ai venditori la possibilità di scendere fino alla zona compresa tra i 7.000 e i 7.400 dollari, dove passano rispettivamente la trendline disegnata con i top del 10 marzo 2020 e del 23 aprile 2020 e il sostegno espresso dai minimi del 13 maggio 2019.
Da tale area, i compratori potrebbero tentare di rialzare la testa, proseguendo l’impulso ascendente in atto dalla seconda metà di marzo 2020. La situazione tornerebbe ad essere dominata dai venditori nell’eventualità di una discesa al di sotto dei 6.000 dollari.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura short di breve periodo da 8.900 dollari. Lo stop loss sarebbe identificato a 10.100 dollari, mentre l’obiettivo principale a 7.400 dollari. Il target finale sarebbe invece localizzato a 7.200 dollari.
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