I prezzi del Bitcoin rimangono ancorati dentro una congestione. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa
Prosegue la fase laterale sul Bitcoin, che al momento veleggia poco sopra i 9.000 dollari.
Da un punto di vista grafico, si evidenzia come la prima criptovaluta per capitalizzazione si trovi all’interno della congestione delimitata dal livello orizzontale a 8.942,58 dollari e dalla resistenza a 9.966,38 dollari.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Le quotazioni veleggiano ora sulla base della fase laterale, la cui violazione darebbe modo ai corsi di spingersi in primis verso gli 8.316 dollari, dove transitano la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 26 giugno 2019 e 13 febbraio 2020, per poi passare al test della soglia psicologica a 7.000 dollari.
A rinforzare un eventuale ribasso sarebbe anche la divergenza di inversione bearish che si è delineata sull’RSI settato a 14 periodi.
Come detto anche in precedenti analisi, la struttura del Bitcoin tornerebbe in favore dei compratori nell’eventualità in cui si verificasse una chiusura superiore alla resistenza a 10.000 dollari, che rimane insormontabile dalla seconda metà di settembre 2019.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sul Bitcoin
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura short in caso di discesa verso i 8.940 dollari. Lo stop loss andrebbe posto in area 9.550 dollari, mentre l’obiettivo principale a 8.200 dollari. Il target finale sarebbe invece localizzato a 8.100 dollari.
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