I prezzi del Bitcoin sono alle prese con una resistenza di breve periodo che, se violata, gli permetterebbe di avanzare verso la chiusura del gap down dello scorso 9 marzo. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa
Nelle ultime sedute, le quotazioni del Bitcoin hanno frenato la correzione iniziata lo scorso 9 aprile venendo sostenute dal livello orizzontale a 6.866,6899 punti, lasciato in eredità dai minimi del 13 maggio 2019.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Prosegue quindi il rimbalzo della prima criptovaluta per capitalizzazione, che dalla seconda metà di marzo 2020 sta cercando di rialzare la testa grazie alla tenuta del supporto a 4.051 dollari e al superamento del livello orizzontale di area 6.000 dollari e a quello della linea di tendenza disegnata con i massimi del 26 giugno e 10 luglio 2019.
Per una continuazione più strutturata del rialzo, è necessario che i corsi riescano ad effettuare una chiusura al di sopra della trendline di breve periodo disegnata con i massimi del 12 marzo e del 7 aprile 2020.
In tal caso, l’impulso ascendente potrebbe spingersi a ridosso della coriacea area di concentrazione di offerta a 9.000 dollari, dove transitano la media mobile semplice a 200 giorni e l’ostacolo orizzontale lasciato in eredità dai massimi del 27 maggio 2020.
Oltre a questo, in tale zona verrebbe chiuso anche il gap down del 9 marzo scorso.
Strategie operative sul Bitcoin
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura long di breve periodo in caso di chiusura giornaliera superiore a 7.350 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzato a 6.380 dollari, mentre l’obiettivo principale a 8.400 dollari. Il target finale andrebbe invece posto a 8.475 dollari.
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