Il quadro tecnico del titolo operante nel settore cantieristico e navale torna a mostrare segnali di miglioramento, ma i prezzi dovranno oltrepassare alcuni livelli grafici. In caso di strategie long l’estensione di una figura di inversione identifica un target molto ambizioso
Le azioni Fincantieri si attestano a 0,977 euro a Piazza Affari, in flessione in progresso dello 0,88%. Il titolo oggi è in evidenza, dopo che il governo francese ha affermato di essere a favore della vendita del pacchetto di controllo di Chantiers de l’Atlantique alla società italiana.
Fincantieri, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
A livello tecnico, dopo l’apertura in gap up i prezzi hanno segnato un nuovo massimo crescente, proseguendo il rimbalzo registrato dal minimo dell’8 febbraio scorso a 0,948 euro. Questo low insieme al minimo registrato il 18 dicembre hanno inoltre completato una figura di inversione: il doppio minimo.
Questa figura è stata inoltre rafforzata dalla divergenza bullish evidenziata dall’oscillatore RSI settato a 14 periodi, proprio durante la sua formazione. Nonostante l’andamento rialzista partito dai minimi registrati a inizio gennaio caratterizzato dai massimi e minimi crescenti, la tendenza di lungo periodo rimane ancora ribassista.
Solo con una chiusura al di sopra del livello statico a 1,069 euro, lasciato in eredità dal minimo segnato il 2 luglio, verrebbe invertita anche la polarizzazione ribassista di lungo periodo.
I primi segnali di ripresa della struttura tecnica potrebbero arrivare con una prima intersezione dei prezzi con la media mobile a 50 giorni, che ora transita a 0,99 euro. Una chiusura sopra a tale livello darebbe il via ad operazioni di matrice rialzista.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Fincantieri
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce del quadro tecnico di Fincantieri si privilegiano operazioni di tipo long. In particolare una chiusura al di sopra della media a 50 periodi fornirebbe un segnale di acquisto che avrebbe come primo obiettivo la resistenza statica a 1,069 euro. Un target molto più ambizioso potrebbe invece essere collocato a 1,1295 euro, valore ottenuto tramite la proiezione dell’estensione della figura di doppio minimo precedentemente menzionata. Lo stop loss per questo tipo di operatività potrebbe essere posizionato poco al di sotto della trendline ascendente che conta i minimi registrati il 9 gennaio con il low dell’8 febbraio, ora transitante a 0,954 euro.
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