I corsi di Ethereum continuano a rimanere inseriti in un contesto di massimi decrescenti. Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura short basandosi sul recente respingimento di alcune resistenze e a una divergenza di inversione bearish sull’RSI
Seduta all’insegna dell’incertezza per Ethereum, che veleggia intorno ai 229,65 dollari.
Xet/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente, si evidenzia come durante i primi giorni di giugno i prezzi siano stati respinti dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 26 giugno 2019 a quelli del 18 febbraio 2020. La discesa in essere si è poi protratta fino a rompere la trendline ottenuta collegando i minimi del 13 marzo e dell’11 maggio 2020.
Per mantenere la struttura positiva nel breve periodo, i corsi non dovrebbero scendere al di sotto di 216,208 dollari, dove passa il supporto espresso dai massimi del 9 marzo 2020.
Se ciò dovesse accadere, i venditori avrebbero la possibilità di incrementare la loro pressione a 182,62 dollari, dove passa la media mobile semplice a 200 giorni, per poi passare a quota 139 dollari, zona di transito del sostegno di lungo periodo che unisce i lows del 14 dicembre 2018 a quelli del 18 dicembre 2019.
Al contrario, una ripresa di vigore oltre i 250 dollari permetterebbe ai compratori di interrompere la serie di top decrescenti in atto dalla seconda metà del 2019, con primo obiettivo individuabile in area 350 dollari.
Strategie operative su Etrhereum
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura short in caso di discesa al di sotto di 228 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzato a 255 dollari, mentre l’obiettivo principale a 183 dollari. Il target finale potrebbe essere localizzato in area 165 dollari. A corroborare questa strategia vi è anche una divergenza di inversione bearish sull’RSI settato a 14 periodi.
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