Guardando il grafico settimanale di Eni, emerge come le quotazioni abbiano migliorato la loro struttura tecnica nel medio periodo. Tale struttura si presta all’implementazione di strategie operative con i Cash Collect Certificates
Uno dei principali driver per il prezzo di Eni è il petrolio. L’oro nero è al centro dell’attenzione a causa dei recenti attacchi drone a due stabilimenti di Saudi Aramco e alla possibilità di nuovi attacchi da parte dei ribelli Houthi dello Yemen. Oltre a questo, gli atteggiamenti ultra-espansivi delle banche centrali dovrebbero sostenere le quotazioni del mercato azionario nei prossimi mesi.
Eni, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Sul grafico settimanale si osserva come le quotazioni del Cane a sei zampe siano riuscite ad alzare la testa dopo i ribassi messi a segno dalla seconda metà di luglio alla terza ottava di agosto, recuperando la linea di tendenza che unisce i minimi del 2016 a quelli di luglio 2019.
Questo segnale può essere considerato positivamente, specie se si considera che sull’RSI settato a 14 periodi è stata formata una divergenza di inversione bullish.
A questo proposito, è da evidenziare come i corsi siano ora giunti all’ostacolo fornito dalla media mobile semplice a 200 settimane che, se dovesse venire violata, permetterebbe alle quotazioni di tornare al test della resistenza lasciata in eredità dai massimi del 6 maggio scorso, a 14,918 euro. Ad attirare i prezzi verso tale zona potrebbe essere anche la combinazione tra il gap up aperto dal 6 maggio 2019, e la soglia psicologica dei 15 euro.
Nel caso in cui anche questa area di concentrazione di offerta dovesse venire superata, le azioni Eni non avrebbero ulteriori ostacoli fino a 15,73 euro, zona di transito della trendline discendente disegnata con i top annuali del 2014 e quelli del 2018.
Strategie operative con i Certificates su Eni
Operativamente, si potrebbero valutare strategie operative con i Certificati Cash Collect su Eni. Sul mercato esistono alcuni prodotti particolarmente interessanti perché forniscono una cedola mensile incondizionata, oltre all’opzione Autocallable.
Se quindi a una delle date di rilevazione intermedie le quotazioni dovessero trovarsi sopra un certo livello, il prodotto scadrà anticipatamente (per alcuni Certificati il trigger di rimborso anticipato è posto a 14,65 euro, sotto le resistenze menzionate nell’analisi).
Con questi strumenti inoltre, il risparmiatore potrà ottenere il rimborso del capitale a scadenza nel caso in cui i corsi di Eni si trovino sopra il Livello Barriera alla data di rilevazione finale. Su quest’ultimo punto, si deve considerare che vi sono prodotti i quali presentano una Barriera posta ben al di sotto delle attuali quotazioni, nello specifico a 11,72 euro.
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