Le quotazioni del cambio principale continuano a perdere terreno avvicinandosi sui supporti di statici di lungo periodo. Un ritorno della forza in prossimità di quest’area potrebbe favorire l’implementazione di strategie rialziste. Ecco i livelli da monitorare secondo l’analisi tecnica
I dati intraday e in tempo reale del Grafico EUR/USD sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
I corsi di EUR/USD proseguono per la via del ribasso dopo aver segnato un top di periodo durante la seconda decade di aprile in area 1,1325.
Il ribasso del cambio principale sono dovuti principalmente alla forza del dollaro Usa che tra ieri ed oggi ha segnato nuovi massimi di periodo oltrepassando la resistenza statica a 97,70 dollari, toccando valori che non si vedevano da maggio 2017 (clicca qui per approfondire).
EUR/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La forza del dollaro Usa spinge quindi al ribasso il cambio principale che la momento staziona in prossimità del supporto statico a 1,1182, lasciato in eredità dai minimi segnati prima il 7 marzo e successivamente lo scorso 2 aprile.
I prezzi di EUR/USD rimangono all’interno di un triangolo discendente di lungo periodo che vede come livello superiore la trendline storica che collega i massimi decrescenti segnati il 24 settembre con l’high segnato il 20 marzo, ora transitante a 1,1394.
EUR/USD, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Al di sotto di questo livello dinamico i corsi avrebbero ulteriore spazio di manovra fino al test di un livello di lunghissimo periodo che conta i massimi segnati nell’agosto 2015 e nel maggio 2016, ora transitante a 1,1141. Oltrepassato questo la struttura tecnica di EUR/USD peggiorerebbe in modo netto, a favore dei venditori.
Tuttavia segnali di forza in prossimità dei due livelli supportivi precedentemente menzionati potrebbero dare il via ad operazioni di matrice rialzista. Andrà presa in considerazione anche la price action del Dollar Index, che se non dovesse avere la forza di superare la resistenza statica di medio periodo a 97,70 dollari, potrebbe favorire un recupero della valuta del Vecchio continente.
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Considerata la vicinanza dei corsi in prossimità di un’area supportiva significativa e simultaneamente del Dollar Index sui massimi di periodo, si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista.
In particolare un ritorno verso 1,1240 (50% del corpo della candela di ieri) darebbe il via ad operazioni di matrice long.
Lo stop loss potrebbe essere posizionato poco al di sotto del livello statico precedentemente menzionato, più precisamente a 1,1175.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato sui top di periodo a 1,1327, mentre un target ben più ampio a contatto con la trendline discendente di lungo periodo, ora transitante a 1,1382.
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