I corsi del rame si avvicinano ad un supporto dinamico molto importante a seguito del forte tonfo registrato ieri. Ecco i livelli da monitorare secondo l’analisi tecnica
Le quotazioni del future sul rame ieri si sono riportati bruscamente al di sotto di un duplice livello supportivo, mentre al momento si attestano a 2,80 dollari.
Rame future, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La struttura tecnica che da inizio febbraio sembrava nuovamente impostata al rialzo, con il tonfo di ieri è stata definitivamente deteriorata a favore dei venditori. Il primo segnale di deterioramento delle forze rialziste era arrivato con la violazione al ribasso della media mobile semplice a 50 giorni, successivamente confermato il con il pullback che si è completato nella giornata di ieri.
Il successivo e definitivo è arrivato con la rottura al ribasso sia della resistenza statica a 2,827 dollari, sia della trendline discendente visibile collegando i massimi tra settembre e dicembre 2018. Al momento i corsi stanno disegnando una candela doji con range ristrettissimo, all’interno dell’ampia candela ribassista disegnata ieri.
Importante notare anche la media mobile a 200 giorni che al momento transita a 2,78 dollari, poco al di sotto dei minimi attuali. Su questo livello sarà importante monitorare la price action: da qui i corsi potrebbero trovare un supporto per effettuare un nuovo rimbalzo, ma una intersezione al ribasso (idealmente sui minini di chiusura) deteriorerebbe completamente il quadro tecnico a favore di operazioni ribassiste.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Rame
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Considerata la struttura tecnica del rame si potrebbero implementare strategie long su conferma di segnali dalle implicazioni rialziste in prossimità della SMA200. In tal caso lo stop loss potrebbe essere collocato poco a 2,75 dollari, prossimo supporto di natura statica lasciata in eredità dai minimi segnati a metà dicembre. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato sul top segnato il 30 aprile a 2,923 dollari, mentre un target finale a 2,978 dollari, resistenza lasciata che conta i principali massimi segnati da febbraio.
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