Chi, come e quando si può acquistare il BTP Più e quando è possibile guadagnare ogni anno, ogni quadriennio e in totale?
Terminate le presentazioni ufficiali, per il BTP Più è tempo di agire. Detta in azioni, per il debitore di emetterlo e per gli interessati di sottoscriverlo. Questi bond appartengono alla famiglia dei BTP Valore andati in scena tra il 2023 (le prime 2 serie) e il 2024 (le successive 2).
Si tratta di titoli dedicati e pensati per le esigenze di investimento del pubblico retail (famiglie e persone individuali), intento a investire a rischio modesto sul medio termine.
Ovviamente, anche a soddisfare le esigenze del debitore e quindi di raccogliere quante più risorse finanziarie possibili e di rimborsarle non nel breve termine. Difatti la scadenza della nuova serie è la più lunga della famiglia, 8 anni, con possibilità di rimborso anticipato al termine del 4°, mentre finora ci si era mossi nel range 4-6 anni.
Anche chi ha i soldi sul libretto postale può guadagnare il 3,20% medio per 8 anni
Questi titoli di Stato prevedono un payout, una remunerazione, fissa e crescente con il passare del tempo. Nello specifico la serie dei tassi definitivi è pari a:
- 2,85% lordo, cioè il 2,49375% netto al netto della ritenuta sugli interessi, per ognuno dei 4 anni del 1° quadriennio;
- 3,70% lordo (3,2375% netto) per ciascun anno del successivo step (dal 25 febbraio 2029 al 25 febbraio 2033).
A dispetto delle previsioni della vigilia, a fine collocamento il MEF ha rivisto al rialzo il payout del bond alla luce delle mutate condizioni di mercato. Come si evince si tratta dello stesso meccanismo previsto per gli altri BTP Valore, le vecchie 4 serie dei BTP Futura e i buoni fruttiferi postali di medio-lungo termine.
Rendimento lordo, netto ed effettivo del neo bond della famiglia dei Valore
Facciamo un po’ di calcoli. L’incasso lordo complessivo del 1° step, cioè dal 1° al 4° anno, è dell’11,40% (4 anni x 2,85%), quello del 2° è del 14,80%. Invece la media ponderata dei tassi del 1° e del 2° quadriennio darebbe vita a un rendimento medio teorico del 3,275% annuo lordo dal 1° all’8° anno.
Ora, se l’inflazione media dei prossimi 8 anni dovesse attestarsi in area 2-2,5%, il neo bond sovrano retail del MEF sarebbe in grado di assolvere a 2 mandati. Primo, garantire la protezione del capitale dall’erosione da inflazione. Secondo, offrire un minimo di rendimento reale (cioè al netto di tasse, spese ed inflazione) positivo. Di quanto concretamente?
Impossibile rispondere, giacché tutto dipenderà dall’effettivo livello di inflazione che avremo da qui a febbraio 2033. Per cui queste valutazioni potremo farle solo a servizio del debito concluso.
Infine c’è da dire che i rendimenti a 4 e a 8 anni del BTP Più sono leggermente a premio rispetto ai titoli “ordinari” del Tesoro pari durata. Ad esempio il BTP Tf 0,45% con scadenza 15/02/’29 prezza sui 91,7 e rende sul 2,75% effettivo lordo a scadenza. Invece il BTP 1fb33 5,75% (scadenza: 1/02/2033) prezza sui 117,1 centesimi per un ritorno effettivo lordo a scadenza del 3,35% (dati: Borsa Italiana).
Chi può sottoscrivere il nuovo titolo di Stato con opzione rimborso anticipato?
Ora ci chiediamo: ma è possibile acquistare il titolo se si dispone del c/c BancoPosta invece del c/c bancario? E nel caso in cui non si disponesse neanche il c/c postale? A rispondere è lo stesso MEF nelle FAQ allegate all’obbligazione, e nelle quali dipana molti dubbi e potenziali quesiti.
Quanto ai nostri dilemmi, il documento ministeriale non lascia spazio alle interpretazioni e ad entrambi fornisce una risposta positiva. Il neo bond retail Più può essere sottoscritto sia da chi possiede il c/c postale, tramite il servizio BancoPosta, sia da chi possiede un libretto di risparmio postale.
In entrambi i casi, continua, occorre che il potenziale risparmiatore-acquirente abbia soddisfatto 4 condizioni contemporaneamente. Vale a dire:
- abbia sottoscritto il contratto sui servizi di investimento;
- sia stato profilato in chiave MIFID tramite l’apposito questionario, la cui valutazione deve risultare ancora valida e quindi non ancora scaduta;
- risultare classificati ai fini MIFID;
- disporre di un deposito titoli agganciato al proprio c/c o libretto postale.
Concludendo, anche chi ha i soldi sul libretto postale può guadagnare il 3,275% medio per 8 anni, ma ripetiamo si tratta di un rendimento medio teorico. Quelli effettivi sono diversi e pari, per chi acquisterà in emissione e alla pari, a quelli annui lordi comunicati dal MEF per ciascun anno del 1° e del 2° quadriennio.
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