Anno bianco per professionisti con cassa: come fare domanda fino al 31 ottobre 2021

Rosaria Imparato

29/07/2021

I professionisti con cassa possono fare domanda per l’esonero dei contributi fino al 31 ottobre 2021, ma sono tanti i nodi da sciogliere sull’anno bianco per le partite IVA.

Anno bianco per professionisti con cassa: come fare domanda fino al 31 ottobre 2021

Come funziona l’esonero dei contributi per i professionisti con cassa e con quali tempistiche bisogna fare domanda?

Le regole per chi è iscritto a casse previdenziali private, infatti, sono diverse rispetto a quelle che le partite IVA iscritte alla gestione separata e alle gestioni speciali AGO.

Cambia infatti non solo la scadenza entro cui fare domanda, ma anche il modulo da compilare. Nonostante sia stato pubblicato il decreto del Ministero del Lavoro, sono tanti i nodi da sciogliere sull’anno bianco per autonomi e professionisti.

Anno bianco per professionisti con cassa: come fare domanda fino al 31 ottobre

Le regole per usufruire dell’esonero contributivo introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 per autonomi, professionisti e partite IVA si trovano nel decreto del Ministero del Lavoro pubblicato il 28 luglio.

Il provvedimento era atteso da mesi dai soggetti interessati, e alla fine è stato pubblicato a ridosso dalla scadenza per chi deve fare domanda all’INPS (31 luglio).

Le categorie professionali iscritte a casse previdenziali private, invece, hanno più tempo, fino al 31 ottobre 2021.

La domanda si farà tramite i moduli messi a disposizione dagli enti di previdenza, i quali poi trasmetteranno al Ministero del lavoro l’elenco dei beneficiari con cadenza mensile.

Esonero contributo professionisti con cassa e partite IVA: tanti i nodi da sciogliere

Come anticipato, l’attesa di autonomi e professionisti dura da mesi. Oltre il danno però c’è anche la beffa.

Le partite IVA iscritte alla gestione separata e all’AGO si trovano nella paradossale situazione di avere solo due giorni per fare domanda, ma manca ancora la procedura. Proprio per questo motivo si prospetta sempre più concretamente una proroga della scadenza per l’invio della domanda (forse al 31 ottobre).

Per le casse private, invece, la difficoltà non sta nella tempistica quanto nell’individuazione della platea di beneficiari, problema che rischia di far slittare i tempi oltre l’annunciato 31 ottobre.

Il decreto è appena stato pubblicato, insomma, e già si attende più di una rettifica.

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