Gli annunci di lavoro non sono tutti uguali, ma come si sceglie quello giusto, evitando di cadere in falsi o non all’altezza delle proprie competenze?
Per cercare lavoro esistono moltissimi strumenti diversi, dai giornali cartacei della propria città o provincia, ai portali online ideati appositamente a questo scopo, fino ai gruppi social dove professionisti di settori differenti possono trovarsi, confrontarsi, e assumere personale. Il fatto che ci siano diverse modalità per riuscire in questa impresa però non significa che sia semplice.
È comune trovarsi di fronte a offerte sospette, senza indicazioni riguardanti un possibile stipendio, che non potrà quindi essere valutato, oppure con richieste eccessive per una sola persona e senza che venga specificato il nome dell’azienda in fase di ricerca.
Se a volte l’unico modo per scoprire qualcosa in più è rispondere all’annuncio, ci sono comunque alcune cose a cui dover sempre fare attenzione per poter portare avanti una prima scrematura.
Attenzione agli annunci anonimi
La maggior parte degli annunci di lavoro che si possono trovare online non sono anonimi ma, anzi, mettono bene in chiaro il nome della realtà alla ricerca di dipendenti, spesso inserendo anche altre informazioni fondamentali per permettere una valutazione oculata da parte dei candidati. Questo perché ricevere un’infinità di curricula da persone senza le abilità richieste diventa una perdita di tempo anche per l’azienda stessa.
Cosa succede quindi quando sono anonimi? Le opzioni solitamente sono due: potrebbe trattarsi di agenzie interinali che propongo offerte anche a persone esterne, ma che per contratto non possono divulgare il nome dell’azienda, in questo caso sarà specificato all’interno dell’annuncio il nome dell’agenzia, o potrebbe trattarsi di una truffa, ideata da una persona intenzionata a ingannare l’interessato. Gli annunci anonimi, senza neanche la presenza dell’agenzia intermedia, sono illegali e la scelta migliore è sempre evitare di rispondervi.
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Stipendio e offerta congrua
Per quanto sia consigliabile candidarsi per offerte di lavoro in cui viene presentato lo stipendio, questo non è sempre visibile. Questo avviene più di frequente per i lavori freelance, dove solitamente viene chiesto anche un preventivo alla persona interessata. Bisogna sottolineare che, per quanto sia preferibile prendere prima in considerazione le offerte con lo stipendio messo subito in chiaro, la mancanza di questo non è da considerarsi subito un segnale negativo a prescindere.
Quando non è presente il possibile stipendio è sempre bene controllare se l’azienda esista effettivamente. Nel caso in cui si avesse riscontro positivo, si potranno anche ricercare recensioni ed esperienze da parte di attuali o ex dipendenti.
Una volta scoperto lo stipendio proposto, bisognerà valutarlo e capire se risulti congruo. In questa momento si dovrà tenere conto delle seguenti variabili:
- distanza tra la propria abitazione e il luogo di lavoro, oltre al tempo necessario per raggiungerla e i costi. In questo caso, per chi riceve il reddito di cittadinanza, è prevista una distanza massima di 80 km;
- ore di lavoro richieste in relazione allo stipendio proposto;
- esperienza che si ha nel campo specifico, in relazione allo stipendio;
- durata prevista del rapporto di lavoro.
Attenzione alle offerte troppo belle per essere vere: ci si può trovare di fronte a proposte di lavoro svolto da casa con introiti straordinari e con pochissimo impegno. Solitamente questo tipo di promesse vengono fatte su annunci vaghi e sono, nel migliore dei casi, specchietti per le allodole.
Le informazioni necessarie
Saranno sempre da preferire gli annunci con all’interno specificate le seguenti informazioni:
- nome dell’azienda o dell’agenzia interinale. L’annuncio non può e non deve mai essere anonimo;
- stipendio, o range previsto. Nel caso in cui non fosse presente, potranno comunque essere inserite altre informazioni, come “verrà valutato a seconda dell’esperienza” o similari;
- posizione prevista;
- titolo di studio e/o conoscenze ed esperienza richiesta;
- conoscenze e titoli di studio preferenziali. Questo significa che non si tratta di abilità obbligatorie, ma che verranno comunque valutate positivamente facendo guadagnare punti;
- eventuali benefit e bonus;
- durata del lavoro, se determinato, ed eventuali possibilità di rinnovo.
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Annuncio ingannevole, discriminante, o illegale
Gli annunci di lavoro devono avere al loro interno alcune informazioni per poter essere considerati legali:
- è necessario che ci sia il nome dell’azienda o dell’agenzia interinale;
- deve essere presente l’autorizzazione ministeriale per la pubblicazione dell’annuncio, come previsto dall’articolo 9, comma 2 del dlgs 276/2003;
- deve essere sempre dichiarata la modalità di trattamento dei dati personali dei candidati che invieranno i cv, attraverso un documento o un sito internet attraverso cui i candidati potranno verificarle;
- gli annunci non possono mai chiedere un investimento monetario iniziale e, in generale, non può mai venire richiesto del denaro.
Inoltre è previsto che tutti gli annunci di lavoro non discriminino i candidati per: età, genere, sesso, religione, o contengano prescrizioni personali attinenti le libertà personali. Un annuncio che per esempio recita “lavoro part time per barista solo uomini, max 35 anni”, è discriminante.
Gli annunci ingannevoli invece sono quelli che risultano formalmente corretti, ma nel momento in cui ci si trova effettivamente a lavorare per il proprio datore la situazione si rivela diversa, magari dando compiti e responsabilità maggiori, oppure comunque differenti da quanto annunciato.
Fai ricerca
L’arma migliore per evitare di perdere tempo dietro offerte di lavoro improbabili e annunci falsi, ingannevoli, e possibili truffe, è fare ricerca prima di candidarsi, leggendo recensioni e informazioni riguardanti il datore di lavoro. Sulla maggior parte dei siti di ricerca di lavoro i dipendenti e gli ex-dipendenti hanno la possibilità di lasciare le proprie impressioni ed esperienze, mentre Google risulta essere un’ottima soluzione per ricercare l’azienda e le opinioni dei clienti.
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