Il capo della divisione marketing Apple, Phil Schiller, ha lasciato l’incarico dopo decenni
Una delle principali figure al vertice di Apple ha annunciato che sta per lasciare l’incarico. Si tratta dell’ormai storico capo della divisione marketing Phil Schiller, a Cupertino dal lontano 1987.
Schiller si dimetterà dal suo attuale ruolo e sarà sostituito da uno dei suoi vice, Greg Joswiak. Ma non abbandonerà definitivamente il colosso tech fondato da Steve Jobs: continuerà in azienda con il riconosciuto grado di Apple Fellow, qualifica che si dà a un membro Apple riconosciuto per i suoi “straordinari contributi tecnici e di leadership”.
Nello specifico, passerà a capo dell’App Store e della divisione eventi, oltre a continuare ad essere uno dei principali referenti del CEO, Tim Cook:
“Continuerò a lavorare qui finché decideranno di avermi, ma voglio anche passare un po’ più di tempo con la mia famiglia, i miei amici e su alcuni progetti personali a cui tengo profondamente negli anni a venire”,
ha spiegato Schiller, interpellato in merito dalla CNBC.
Apple: lascia una delle principali figure di vertice
L’abbandono di Schiller del suo ruolo storico tra i team leadership di Apple segue di poco altre importanti partenze.
Tra queste, vanno ricordate quelle del capo della divisione design Jony Ive, il capo delle pubbliche relazioni Steve Dowling e il capo del settore vendite al dettaglio Angela Ahrendts.
Ma nel frattempo la compagnia ha anche introdotto nuove importanti figure al suo team esecutivo, come quella del capo del settore intelligenza artificiale John Giannandrea.
Schiller è di certo uno dei dirigenti più in vista di Apple, con frequenti apparizioni alle presentazioni pubbliche di nuovi prodotti. In più, ha assunto anche il ruolo di responsabile della comunicazione dopo che Dowling aveva lasciato l’azienda l’anno scorso.
Ma il suo lavoro non è per nulla finito. Il controllo dell’App Store vuol dire che si interfaccerà quotidianamente con questioni cruciali in ballo, e avrà una linea diretta con i target di vendita e le questioni relative all’Antitrust.
Proprio a quest’ultimo proposito la scorsa settimana, in vista della maxi-audizione dei CEO dei cosiddetti Big Tech, Schiller ha dichiarato a Reuters che Apple applica regole “in modo uniforme” per tutte le società e non ha infranto nessuna normativa.
Ma nei documenti rilasciati dalla sottocommissione Antitrust, come parte dell’indagine sui giganti tech Apple, Amazon, Google e Facebook, le e-mail tra il dirigente Apple Eddy Cue e il CEO di Amazon Jeff Bezos mostrano che le due compagnie hanno stretto accordi per agevolare gli obiettivi a lungo termine di entrambe le compagnie a discapito della concorrenza.
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