Apple punta sull’intelligenza artificiale e crea il suo “ChatGPT”. Ecco come funziona

Flavia Provenzani

20/07/2023

Apple sta testando il suo “Apple GPT”, la risposta allo strumento basato su intelligenza artificiale creato da OpenAI. Come funziona?

Apple punta sull’intelligenza artificiale e crea il suo “ChatGPT”. Ecco come funziona

Anche Apple Inc. è a lavoro per realizzare uno strumento di intelligenza artificiale che potrebbe sfidare quelli di OpenAI, Google e altri. Secondo Bloomberg, la società di Cupertino deve ancora escogitare una strategia chiara di presentazione e rilascio di tale tecnologia ai consumatori.

Secondo le fonti, Apple ha già creato - in sordina, senza puntare i riflettori sul nuovo progetto - un proprio framework sul quale basare la creazione di modelli linguistici di grandi dimensioni, replicando la stessa strategia basata su intelligenza artificiale che è al centro degli strumenti ChatGPT e Bard di Google. Attraverso tale base, nota come “Ajax”, Apple ha anche creato un servizio di chatbot già soprannominato dalla stampa “Apple GPT”.

La società negli ultimi mesi ha potenziato attenzione e investimenti verso l’IA: ancora secondo le fonti interne alla faccenda, al progetto lavorano diversi team, con un focus particolare sulle possibili problematiche che tale tecnologia potrebbe generare sul fronte della privacy. Al momento la notizia non ha ancora trovato conferma da parte di Apple.

All pubblicazione della notizia nella sessione di mercoledì, le azioni Apple sono arrivate a guadagnare fino il 2,3% sopra quota 198 dollari, per poi ritracciare.

(Anche) Apple punta sull’intelligenza artificiale: nasce «AppleGPT»

Era già chiaro agli osservatori del settore come Apple sia stata presa alla sprovvista dal boom dell’intelligenza artificiale innescato da ChatGPT di OpenAI, Google Bard e Bing AI di Microsoft. Sebbene siano ormai anni che la società integri soluzioni di IA all’interno dei propri prodotti, ha trascurato le applicazioni che gli strumenti generativi sono capaci di rendere possibili. I consumatori sono a dir poco entusiasti di poter creare - anzi, far creare - immagini, testi, grafiche e video senza il minimo sforzo. Così, è iniziata la corsa delle grandi aziende del tech per creare una soluzione propria e conquistarsi quote di mercato fintanto sarà possibile. Ma sembrava che Apple si fosse ritirata dalla gara prima ancora di iniziare.

Lo sviluppo del suo prodotto principale di intelligenza artificiale - Siri, assistente vocale - è ormai fermo da anni. Sebbene nel frattempo Apple abbia potenziato foto, fotocamere e ricerca (insieme ad un nuovo sistema di correttore automatico all’interno degli iPhone in uscita quest’anno) grazie all’IA, nulla fino ad oggi aveva fatto pensare che la società fosse intenzionata a salire sul treno dei sistemi generativi di intelligenza artificiale.

Inoltre, le dichiarazioni pubbliche di Tim Cook avevano contribuito a spegnere ulteriori speranze circa l’interesse di Apple verso i nuovi servizi di intelligenza artificiale. Secondo l’ad tale tecnologia, sebbene presenti del potenziale, porta con sé ancora “una serie di problemi che devono essere risolti”, per cui Apple integrerà l’intelligenza artificiale all’interno di più di un suo prodotto, ha affermato in occasione di una teleconferenza a maggio, ma su “una base molto ponderata”.

Come funzionerà il «ChatGPT» di Apple

Come anticipato, Apple sta gettando le basi dei suoi servizi di AI con il framework Ajax, insieme a uno strumento simile a ChatGPT da utilizzare internamente. Ajax è stato creato per la prima volta l’anno scorso per uniformare lo sviluppo del machine learning all’interno della società Apple, ancora secondo le fonti di Bloomberg, che aggiunto come il framework stia venendo ora utilizzato per creare dei modelli linguistici di grandi dimensioni e fungere da base per uno strumento in stile ChatGPT.

I dipendenti Apple che hanno fatto trapelare la notizia affermano che lo strumento dell’azienda replica Bard, ChatGPT e Bing AI e non include alcuna nuova funzionalità o tecnologia. Il sistema è accessibile come applicazione web e ha un design essenziale non destinato al consumatore. Pertanto, nei piani di Apple attualmente non vi è il rilasciarlo ai consumatori, sebbene stia continuando a lavorare per migliorare i suoi modelli sottostanti.

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