Aprire una paninoteca, come fare e quanto costa

Emanuele Di Baldo

13 Settembre 2024 - 12:21

Come avviare una paninoteca e, soprattutto, quanto costa? Ecco tutto l’iter necessario e i consigli utili per aprire una panineria da asporto (e non solo).

Aprire una paninoteca, come fare e quanto costa

Aprire una paninoteca rappresenta un’opportunità allettante per chi desidera avviare un’attività nel settore della ristorazione e della gastronomia, magari senza l’impegno che può richiedere un bar, una pizzeria o un ristorante. Questo tipo di impresa offre la possibilità di soddisfare la crescente domanda di pasti veloci e gustosi, sia da asporto che da consumare sul posto, prerogativa non solo dei lavoratori in pausa pranzo ma anche per tutti coloro che cercano qualcosa di diverso e al tempo stesso goloso.

La flessibilità di gestione e i costi relativamente contenuti rendono l’apertura di una paninoteca un’opzione interessante per molti aspiranti imprenditori. Ecco, allora, una guida completa su come avviare e gestire una panineria di successo, dai requisiti necessari per l’apertura fino alle strategie per ottimizzare il proprio business.

Cosa serve per aprire una paninoteca: requisiti e adempimenti

Per avviare una paninoteca in Italia, è necessario soddisfare una serie di requisiti e adempimenti burocratici. Questi passaggi sono fondamentali per garantire la conformità alle normative vigenti e assicurare un’attività legale e sicura.

Per prima cosa, sono importanti le competenze. Per gestire una paninoteca, è consigliata una precedente esperienza nel settore della ristorazione di almeno un paio d’anni. In alternativa, è possibile conseguire un titolo di studio idoneo, come un diploma di scuola alberghiera. Se, poi, si possiedono sia i titoli scolastici che l’esperienza sul campo, si avrà sicuramente meno difficoltà nella gestione di un’attività alimentare come la panineria.

In ogni caso, è obbligatorio per il titolare di una paninoteca seguire un corso HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), il quale fornisce le conoscenze necessarie per la corretta manipolazione degli alimenti e la gestione dei rischi igienico-sanitari. Il sistema HACCP è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti offerti.

Un altro passo cruciale è l’apertura della Partita IVA. Per una paninoteca, il codice ATECO da indicare è il 56.10.11, che corrisponde a «Ristorazione con somministrazione». Questo codice ha un coefficiente di redditività del 40%, importante per il calcolo delle imposte nel caso si opti per il regime forfettario.

Oltre a questi requisiti specifici, è necessario completare diversi adempimenti burocratici e seguire un iter definito per poter preparare e vendere i primi panini ai clienti.

L’iter burocratico per avviare una paninoteca

Per aprire una paninoteca in Italia, è necessario seguire un iter burocratico specifico, fondamentale per garantire che l’attività sia conforme alle normative vigenti. Ecco i passaggi principali da seguire:

Registrazione alla Camera di Commercio

La registrazione alla Camera di Commercio è uno dei primi passi obbligatori per avviare una paninoteca. Questa procedura conferisce validità legale e commerciale all’attività. L’iscrizione va effettuata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, utilizzando il servizio telematico ComUnica. Per completare la registrazione, bisogna avere a disposizione:

Il costo dell’iscrizione varia in base al tipo di impresa, ma generalmente si aggira intorno ai 200-300 euro.

Presentazione SCIA

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) è un documento fondamentale per aprire una paninoteca. Va presentata al Comune almeno 30 giorni prima dell’apertura dell’attività. La SCIA ha sostituito la precedente richiesta di autorizzazione, permettendo di iniziare l’attività immediatamente dopo la presentazione.

Nella SCIA, il titolare deve dichiarare:

  • il tipo di attività di somministrazione;
  • l’ubicazione e la superficie del locale;
  • la conformità alle norme edilizie, igienico-sanitarie e di sicurezza;
  • il possesso dei requisiti morali e professionali richiesti.

Autorizzazioni sanitarie

Per avviare una paninoteca, è essenziale ottenere le necessarie autorizzazioni sanitarie. Questo processo ha un ruolo cruciale per garantire la sicurezza alimentare e la salute pubblica.

Nullaosta sanitario dell’ASL: verifica l’idoneità igienico-sanitaria dei locali e degli impianti.
Autorizzazione dei vigili del fuoco: assicura la conformità alle norme di sicurezza antincendio.
Certificazione HACCP: come già anticipato, attesta la formazione del personale sulla sicurezza alimentare.

Il Comune, in collaborazione con l’ASL, esamina la richiesta e rilascia l’autorizzazione sanitaria entro 30 giorni dalla presentazione della domanda completa.

Quanto costa aprire una paninoteca: avvio e gestione

Aprire una paninoteca significa anche mettere in conto una spesa iniziale, un business plan e lo stanziamento di un budget che può variare a seconda che si parli di una panineria stabile o ambulante oppure che si tratti di un’attività che preveda solo asporto o tavoli a sedere.

L’investimento iniziale per una panineria stabile da asporto può variare da 25.000 a un massimo di 50.000 euro, a seconda di diversi fattori. I costi mensili di gestione si aggirano tra i 5.000 e i 9.000 euro, escludendo spese impreviste o di manutenzione.

Affitto o acquisto del locale?

La scelta tra affitto e acquisto del locale ha un impatto significativo sui costi. L’affitto di un locale in posizione centrale può variare da 1.000 a 3.000 euro al mese. L’acquisto, invece, richiede un investimento più consistente, che può oscillare tra 80.000 a 500.000 euro e oltre, a seconda della location, della posizione geografica (città come Roma e Milano saranno sicuramente più costose) e delle dimensioni.

Per l’affitto, è necessario considerare anche il deposito cauzionale, solitamente pari a uno o due mesi di canone. L’acquisto comporta ulteriori spese come tasse immobiliari (4-12% del valore dell’immobile) e assicurazione (150-1.500 euro al mese).

Attrezzature e arredamento

Le attrezzature rappresentano una voce di spesa significativa, con un budget stimato tra 60.000 e 80.000 euro.

Ecco alcune attrezzature essenziali e i relativi costi (se comprate nuove):

  • affettatrici professionali: 2.000-10.000 euro
  • frigorifero commerciale: 2.000-9.000 euro
  • congelatore: 2.000-8.000 euro
  • tavolo da lavoro refrigerato: 2.000-6.000 euro
  • piastra o griglia per panini: 500-1.500 euro
  • vetrina refrigerata: 2.000-10.000 euro

Per l’arredamento, considerare un budget di 3.000-7.000 euro per tavoli, sedie e banconi.

Licenza per panineria e permessi

I costi per licenze e permessi ammontano a circa 1.000-2.000 euro. Tra le principali autorizzazioni necessarie, che abbiamo già affrontato, ecco quelle che prevedono comunque dei costi:

  • apertura partita IVA e iscrizione alla Camera di Commercio;
  • SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività);
  • licenza comunale per l’occupazione di suolo pubblico (eventuale);
  • certificato di prevenzione incendi;
  • autorizzazione sanitaria dell’ASL;
  • certificazione HACCP.

È fondamentale ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per evitare sanzioni legali. Inoltre, è consigliabile stipulare una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi e sulle attrezzature.

Come avviare una paninoteca di successo: 5 consigli da seguire

Aprire una paninoteca di successo richiede una pianificazione accurata e una serie di decisioni strategiche. Ecco cinque consigli fondamentali per avviare un’attività redditizia nel settore dei panini.

Paninoteca da asporto, stabile o mobile?

La scelta del formato ha un ruolo cruciale nel determinare il successo dell’attività. Una paninoteca ambulante offre costi di avvio ridotti e flessibilità, permettendo di raggiungere la clientela in diverse location.

D’altra parte, un locale fisso consente di creare un ambiente accogliente e un punto di ritrovo per i clienti. La decisione dipende dal budget disponibile, dal target di clientela e dalle opportunità di mercato nella zona prescelta. Quindi, prima è importante considerare budget e area di interesse e poi si opera la scelta.

Valutazione della concorrenza

Un’analisi approfondita della concorrenza è essenziale. Si consiglia di studiare le paninoteche esistenti nella zona, identificando i loro punti di forza e di debolezza.

Questo permette di sviluppare un’offerta unica e differenziata. È importante considerare non solo le altre paninoteche, ma anche fast food, ristoranti economici e altre opzioni di ristorazione veloce. Meno competitor all’altezza avrai e più sarà agevole la scalata del tuo business.

Scelta della location ideale

La location ha un impatto significativo sul successo dell’attività. È consigliabile scegliere una zona trafficata, preferibilmente vicino a uffici, scuole o ospedali. La visibilità e l’accessibilità sono fondamentali per attirare clienti.

Inoltre, è importante valutare i costi di affitto in relazione al potenziale di vendita della zona. Ciò comporterà strategie diverse anche in merito a orari di lavoro e frequenza di aperture e chiusure: ad esempio, in una zona ricca di uffici, il fulcro dell’attività si concentrerà all’ora di pranzo, dal lunedì al venerdì; in una zona universitaria o frequentata da giovani, invece, si dovranno mettere in conto delle aperture dal pomeriggio in poi, contemplando anche le notti, soprattutto nei weekend.

Definizione del concept e del menu

Il concept della paninoteca deve essere chiaro e distintivo. Si può optare per una paninoteca tradizionale, gourmet, completamente bio o specializzata in particolari tipi di panini (ad esempio, vegetariani o vegani).

Il menu deve riflettere il concept scelto e offrire una varietà di opzioni per soddisfare diverse esigenze alimentari. Un cliente deve riconoscere la paninoteca per i suoi punti di forza e non per essere una delle tante.

Marketing e comunicazione

Una strategia di marketing efficace è cruciale per il successo. Si consiglia di utilizzare i social media per promuovere l’attività, creare un sito web informativo e partecipare a eventi gastronomici locali.

Offrire promozioni e programmi fedeltà può aiutare a fidelizzare la clientela. È importante anche curare l’immagine del locale, dall’insegna all’arredamento, per creare un’atmosfera coerente con il concept scelto.

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