Arriva anche la sorpresa Caltagirone, che si muove sul gioiello italiano del risparmio gestito, su cui Banco BPM ha lanciato un’OPA. Focus sulla strategia di UniCredit.
Più che Banco BPM, l’impressione è che sia Anima Holding, che si presenta come il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia, il vero obiettivo che fa gola alla finanza italiana: non solo al maggiore azionista Banco BPM, che non per niente ha lanciato agli inizi di novembre un’OPA sulla società che già controlla; e non solo a UniCredit che, con la sua OPS, ha messo nel mirino la totalità delle azioni di Piazza Meda, incluso ovviamente il pacchetto azionario detenuto dal Banco in Anima.
A centrare il target Anima Holding è stato anche il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone che ha rastrellato nuove azioni del gioiello italiano del risparmio gestito, facendo salire la sua partecipazione dal 3,192% del 28 aprile 2022 al 5,292%.
La notizia della manovra di Caltagirone è arrivata ieri, con la pubblicazione delle partecipazioni rilevanti da parte della Consob. Consob che, appena qualche giorno prima, aveva rivelato l’altra grande mossa di Caltagirone, lanciata su MPS-Monte dei Paschi di Siena, la banca che il governo Meloni vuole dare a tutti i costi dare in sposa a un istituto di credito made in Italy, tra quelli quotati a Piazza Affari. [...]
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