Caos Assegno di inclusione a pochi giorni dal pagamento: l’elenco degli acquisti consentiti in contrasto con quello delle spese vietate. Per cosa si può davvero utilizzare la carta?
Dal 22 gennaio 2024 inizieranno le consegne della Carta di inclusione, strumento con il quale i beneficiari del nuovo Assegno di inclusione potranno spendere i soldi a disposizione.
Eppure, come noi di Money.it abbiamo potuto notare, c’è ancora molta confusione riguardo all’utilizzo che si può fare dell’Assegno di inclusione, nonché sulle spese consentite. Ve ne abbiamo già parlato qualche giorno fa ponendo dei dubbi su quanto previsto dall’articolo 4, comma 8, del decreto n. 48 del 2023, dove si legge che i soldi possono essere utilizzati anche per “il soddisfacimento delle esigenze previste per la carta acquisti”.
Tuttavia, la mancanza di un riferimento normativo pone più di qualche dubbio su questo aspetto: si rimanda alla Carta acquisti disciplinata dal decreto legge n.112 del 2008? E se sì perché non specificarlo nel provvedimento? A tal proposito, auspicavamo che le FAQ del Ministero del lavoro avrebbero chiarito questo aspetto, rispondendo a cosa si può comprare e cosa no con l’Assegno di inclusione.
FAQ che sono arrivate puntuali, tuttavia non hanno fatto altro che generare ulteriore confusione tra coloro che sono in attesa di ricevere la carta con la prima ricarica dell’Assegno di inclusione.
Per cosa si può utilizzare la Carta di inclusione
Nella prima FAQ dedicata alla nuova Carta di inclusione, il ministero del Lavoro fa chiarezza su quali sono le forme di utilizzo consentite. Nel dettaglio, la carta potrà essere utilizzata per:
- acquisti di beni alimentari, beni in farmacie e parafarmacie (beni non voluttuari);
- pagamento di bollette per le utenze (luce, acqua e gas);
- per il canone di locazione;
- per la rata del mutuo della casa di abitazione;
- per un prelievo di contante nei limiti consentiti (100 euro mensili da moltiplicare per il parametro di scala di equivalenza).
Laddove si trattasse dell’unica FAQ sull’argomento non ci sarebbero problemi di interpretazione: di fatto l’utilizzo della Carta Adi sarebbe lo stesso di quello previsto per i titolari della Carta Acquisti, con la possibilità di acquistare esclusivamente beni alimentari o farmaci e parafarmaci.
Di fatto un notevole passo indietro rispetto al Reddito di cittadinanza, il quale si poteva utilizzare per acquistare qualsiasi bene eccetto quelli espressamente vietati dall’apposito decreto attuativo del ministero del Lavoro.
Stando a quanto specificato da questa FAQ, invece, l’Assegno di inclusione non si potrebbe utilizzare per acquistare vestiti, giocattoli, elettrodomestici, o anche detersivi, prodotti per l’igiene personale, beni per la casa. Tutte spese che si potevano fare con il Reddito di cittadinanza.
Ma sarà davvero così?
Per cosa non si può utilizzare la Carta di inclusione
A farci sorgere più di qualche dubbio è la FAQ successiva, quella in cui vengono specificati gli acquisti vietati con la Carta Adi. Nel dettaglio:
- acquisti all’estero, online o mediante servizi di direct marketing;
- giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
- acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
- giochi pirotecnici;
- prodotti alcolici;
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini;
- acquisti in club privati.
Un’aggiunta che ci pare inutile, in quanto che la Carta non si potesse utilizzare per i suddetti acquisti di beni e servizi era già chiaro dalla FAQ precedente. Di fatto, giochi pirotecnici, sigarette, armi, non sono né beni alimentari né tantomeno si possono acquistare in farmacia: che senso ha questa ulteriore specificazione che sembra quasi smentire quanto detto per gli acquisti consentiti?
E quindi?
Abbiamo subito girato la questione al ministero del Lavoro, confidando in un chiarimento in tempi brevi. Vi terremo aggiornati non appena avremo una risposta, per il momento comunque, considerando che le FAQ hanno valore legale, bisogna attenersi a quanto indicato per gli acquisti consentiti considerando l’elenco delle spese vietate solo come un’ulteriore, e alquanto inutile, specificazione.
Per il momento l’utilizzo della Carta Adi dovrà essere limitato a beni alimentari e acquisti in farmacia e parafarmacia (eccetto i beni voluttuari, ossia non necessari); no ai vestiti, regali, elettrodomestici, smartphone, libri, biglietti per musei, cinema e concerti e tutto quello che non risponde al suddetto identikit.
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