Assegno di inclusione decade per tutta la famiglia, nessun errore del ministero del Lavoro

Simone Micocci

2 Luglio 2024 - 13:13

Il ministero del Lavoro fa chiarezza sulle sanzioni comminate a chi non rispetta gli obblighi connessi alla percezione dell’Assegno di inclusione.

Assegno di inclusione decade per tutta la famiglia, nessun errore del ministero del Lavoro

Noi di Money.it lo abbiamo sottolineato più volte: basta l’errore di un singolo per far venir meno il diritto all’Assegno di inclusione per tutto il nucleo familiare. Adesso arriva la conferma anche del ministero del Lavoro che non lascia spazio a diversa interpretazione della norma: in tutti quei casi in cui la normativa prevede la sospensione o la decadenza dell’Assegno di inclusione, la sanzione si applica per l’intero nucleo familiare.

Ecco perché bisogna assicurarsi che ogni componente del nucleo familiare rispetti gli obblighi previsti dalla normativa, eccetto ovviamente coloro che per ragioni anagrafiche, di salute o per la presenza di altri vincoli, ne sono esonerati o esclusi.

Ciò vale anche per quelle famiglie che hanno chiesto il pagamento dell’Assegno di inclusione su diverse carte Adi. Come spiegato dal ministero del Lavoro, infatti, per quanto il pagamento venga suddiviso, la misura resta unica: laddove anche un solo componente dovesse commettere un errore tale da far scattare la sanzione della decadenza (o della sospensione), sarebbe l’intero nucleo familiare a dover dire addio all’Assegno di inclusione.

Le sanzioni oggetto di chiarimento

Nel dettaglio, il chiarimento del ministero del Lavoro interessa i vari obblighi fissati dalla politica attiva collegata alla percezione dell’Assegno di inclusione. Ad esempio, come noto vi è l’obbligo per l’interno nucleo familiare di presentarsi presso i servizi sociali del Comune di residenza entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.

A tal proposito, in assenza di convocazione il nucleo deve presentarsi autonomamente, pena la sanzione della sospensione del beneficio, per il quale i pagamenti riprenderanno solamente una volta avvenuto l’incontro.

Va peggio nel caso in cui non ci si dovesse presentare alla convocazione senza darne una giustificazione adeguata: in tal caso scatta la decadenza del beneficio per l’intero nucleo familiare.

Il suddetto incontro è importante anche perché serve per identificare:

  • soggetti attivabili al lavoro, ai quali vengono dati 60 giorni di tempo per la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato con i centri per l’impiego. Anche in tal caso vale la sanzione come raccontata sopra: laddove non ci si dovesse presentare all’appuntamento l’Assegno di inclusione decade per tutto il nucleo familiare, altrimenti - laddove nell’arco dei 60 giorni non dovesse esserci alcuna convocazione allora i pagamenti verranno solamente sospesi.
  • soggetti non attivabili al lavoro ma comunque obbligati a sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato, i quali entro 90 giorni devono presentarsi a un patronato o dai servizi sociali stessi per la conferma della loro posizione. Anche in tal caso scatta la sospensione del beneficio, eccetto per i componenti di età pari o superiore ai 60 anni, con disabilità o vittime di violenza di genere e inserite in percorsi di protezione.

Nessun obbligo invece per coloro che non sono compresi nel parametro di scala di equivalenza, ossia quei componenti indirizzati al Supporto per la formazione e il lavoro.

Questi sono i passaggi preliminari, ma ogni altro appuntamento saltato - ad esempio la convocazione da parte dei centri per l’impiego per iniziative di orientamento al lavoro - fa scattare la sanzione per tutto il nucleo familiare.

Anche perché è bene sapere che con l’introduzione del nuovo Sistema informativo (Siisl), l’assenza agli incontri è rilevata in automatico, così che l’Inps possa immediatamente disporre la sanzione prevista nei confronti di ogni carta Adi.

L’importanza di essere informati

Nessun spazio a errori o dimenticanze quindi, se uno sbaglia pagano tutti.

A tal proposito, vi invitiamo a consultare il nostro articolo guida su quali sono le circostanze che possono comportare la perdita dell’Assegno di inclusione per l’intero nucleo familiare.

Tra queste figurano anche le dimissioni che a differenza di quanto previsto per il Reddito di cittadinanza non comportano solamente l’esclusione del componente dal parametro di scala di equivalenza, ma appunto la decadenza dell’Assegno di inclusione per l’intera famiglia.

E datene informazione a tutti i componenti del nucleo, perché in caso di un errore tale da comportare la decadenza dovrete attendere altri 6 mesi prima di poter fare una nuova richiesta di Assegno di inclusione.

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