Chi prende l’Assegno di inclusione deve rinnovare l’Isee al più presto: ecco entro quando va completato questo passaggio per non rischiare la sospensione dei pagamenti.
L’Isee 2024 sta per scadere, per questo motivo chi percepisce di alcune misure come l’Assegno di inclusione deve iniziare a organizzarsi in vista della richiesta della nuova attestazione.
Chi non rinnova l’Isee dovrà infatti rinunciare al pagamento dell’Assegno di inclusione, almeno fino a quando non provvederà ad aggiornare l’attestazione nella quale verranno presi in considerazione redditi e patrimoni aggiornati al 31 dicembre 2023.
A tal proposito, per quanto riguarda la data entro cui chi prende l’Assegno di inclusione deve aggiornare l’Isee non ci sono ancora indicazioni ufficiali da parte dell’Inps ma tutto lascia pensare che non funzionerà come successo nel 2024 quando alle famiglie è stato dato più tempo per adeguare l’Isee visto il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Adi.
Dal prossimo anno le scadenze dovrebbero essere le stesse di quelle già previste per il Reddito di cittadinanza, con meno tempo alle famiglie per rinnovare l’Isee e non rischiare la sospensione dei pagamenti.
Entro quando rinnovare l’Isee 2025 per l’Assegno di inclusione
Nel 2024 le famiglie hanno potuto fare domanda per l’Assegno di inclusione anche con Isee 2023, con l’obbligo di aggiornare l’attestazione entro il 29 febbraio successivo pena la sospensione dei pagamenti. Questa possibilità è stata prevista dal decreto ministeriale n. 154 del 2023, dove tuttavia viene sottolineato che ciò vale “in sede di prima applicazione”, lasciando intendere che quest’anno si tornerà alla normalità.
Dovrebbero così tornare in vigore le stesse scadenze che erano previste per il Reddito di cittadinanza, per quanto l’Inps ne dovrà dare l’ufficialità con una circolare di prossima emanazione. In tal caso, quindi, l’Isee 2025 dovrà essere richiesto entro la data del 31 gennaio 2025 (ma ricordiamo che l’aggiornamento sarà possibile solo a decorrere da gennaio).
Cosa succede a chi non rinnova l’Isee entro la scadenza
Rinnovare l’Isee è fondamentale per continuare a beneficiare dell’Assegno di inclusione fino a scadenza naturale (che ricordiamo essere pari a 18 mensilità). È grazie all’attestazione aggiornata, infatti, che l’Inps valuta se il nucleo familiare, sulla base di redditi e patrimoni aggiornati a due anni prima, soddisfa ancora le condizioni economiche per godere del sostegno al reddito.
Per questo motivo senza Isee aggiornato non potrà procedere con il pagamento dell’Assegno unico che quindi verrà sospeso a decorrere dalla mensilità di febbraio (che non verrà pagata). Non bisogna però fare confusione tra sospensione e decadenza: la prestazione non viene infatti tolta in via definitiva, ma solo “congelata” fino a quando la famiglia non provvederà a chiedere il nuovo Isee.
Per chi richiede l’Isee dopo il 31 gennaio, infatti, il pagamento riprenderà dal mese successivo, quando verranno riconosciuti anche gli arretrati, sempre che ovviamente con il nuovo Isee ne risulti il mantenimento dei requisiti previsti dalla normativa.
Cosa succede dopo che è stato rinnovato l’Isee
Una volta che l’Inps entra in possesso del nuovo Isee accerta che il nucleo familiare soddisfi ancora le condizioni per godere dell’Assegno unico. In particolare, l’Inps verifica:
- che i patrimoni, mobiliari e immobiliari, siano ancora al di sotto della soglia prevista;
- che i redditi percepiti non abbiano superato il limite previsto in base al numero di componenti del nucleo familiare.
Se nessun limite è stato oltrepassato allora l’Assegno di inclusione continua a essere pagato, ma potrebbe comunque essere oggetto di ricalcolo. Ad esempio, se il reddito familiare è più basso rispetto a quanto indicato nell’Isee 2024, allora scatta un aumento per la ricarica mensile. Viceversa, se c’è stato un miglioramento dei redditi, ma comunque non sufficiente da superare la soglia massima consentita, allora il valore dell’Assegno unico si riduce.
Ricordiamo poi che nel caso in cui tra l’Isee 2024 e il 2025 ci sia stata una variazione dei componenti del nucleo familiare, non motivata da nascita o morte, sarà anche necessario presentare una nuova domanda di Assegno di inclusione, visto che quella in corso decade.
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