Assegno di inclusione, pagato questa o la prossima settimana?

Simone Micocci

21 Agosto 2024 - 12:32

Assegno di inclusione, possibile pagamento anticipato a questa settimana? Ecco cosa sappiamo a riguardo.

Assegno di inclusione, pagato questa o la prossima settimana?

Cresce l’attesa per il prossimo pagamento dell’Assegno di inclusione, il sostegno economico che il governo Meloni ha introdotto - con una notevole riduzione della platea dei percettori - in sostituzione del Reddito di cittadinanza.

Dopo la prima tranche di pagamento avvenuta nelle scorse settimane, che ha interessato tutti coloro che solo da questo mese hanno ricevuto l’esito positivo e di conseguenza la carta con sopra caricati i soldi, è tutto pronto per la seconda, quella che interesserà la maggior parte delle quasi 700.000 famiglie che beneficiano del sostegno.

Il problema, come già abbiamo avuto modo di raccontare, è che per il pagamento di agosto l’Inps non ha ufficializzato le date, cosa che invece era stata fatta per le mensilità precedenti con il messaggio n. 835 del 2024, dove però il calendario si ferma a luglio.

Per questo motivo non è possibile rispondere con certezza a quando viene pagato l’Assegno di inclusione di agosto, per quanto sia comunque possibile dare un’indicazione rispetto alla possibilità che i soldi arrivino questa o la prossima settimana.

Assegno di inclusione, quando viene pagato?

Secondo le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, d’ora in avanti l’Inps vuole mantenere lo stesso calendario ogni mese per il pagamento dell’Assegno di inclusione, un po’ come fatto per il Reddito di cittadinanza.

Nei mesi scorsi anche è stato così, con qualche eccezione: ci sono stati periodi, infatti, in cui l’Assegno di inclusione è arrivato prima rispetto ad altri.

A partire da agosto non dovrebbe essere più così, salvo ovviamente il caso in cui i giorni di paga dell’Assegno di inclusione dovessero cadere di domenica, richiedendo quindi un cambio di programma.

Nel dettaglio, l’intenzione è di fissare la consegna delle carte per coloro che hanno ricevuto l’esito positivo nel mese precedente il giorno 15 del mese, come appunto avvenuto ad agosto; per tutti gli altri pagamenti, invece, la data interessata resta il 27 del mese.

Questo programma dovrebbe essere attuato già da agosto: ragion per cui l’Assegno di inclusione non verrà pagato questa settimana, bensì la prossima. Tra sabato 24 e lunedì 26 ci sarà la lavorazione, mentre l’accredito sulla carta dovrebbe esserci il giorno successivo, martedì 27 agosto.

Assegno di inclusione, attenzione alla lavorazione

Prima di concludere vogliamo ricordare l’importanza della lavorazione mensile che ogni mese l’Inps effettua prima di procedere con il pagamento.

Con questo passaggio, infatti, l’Istituto valuta se nell’ultimo mese sono intervenute variazioni che possono comportare la perdita o comunque il ricalcolo dell’assegno, sia in positivo che in negativo.

Ricordiamo, infatti, che la normativa obbliga ogni percettore di Assegno di inclusione a comunicare variazioni significative per l’erogazione del sostegno: ad esempio se da parte di uno o più componenti del nucleo familiare è stata avviata una nuova attività lavorativa (considerata oltre un reddito presunto superiore a 3.000 euro), oppure se nel corso dell’ultimo periodo sono state rassegnate le dimissioni.

Un obbligo che se non rispettato può portare a sanzioni molto severe, persino di rilevanza penale.

Per questo motivo non è detto che ogni mese l’importo dell’Assegno di inclusione sia sempre lo stesso. Potrebbe essere più basso laddove nell’ultimo periodo la famiglia abbia beneficiato di un aumento del reddito, che oltre all’avvio di un’attività lavorativa potrebbe essere anche motivato dalla liquidazione di una pensione nei confronti di uno dei componenti del nucleo, oppure più alto nel caso contrario, ad esempio in caso di interruzione di un’attività lavorativa (con relativa presentazione dell’Isee corrente).

Così come potrebbe non essere pagato per niente: ad esempio, basta che un solo componente rassegni le dimissioni (diverse da giusta causa) per far sì che tutto il nucleo perda il diritto all’Assegno di inclusione. Senza dimenticare poi il rischio di sospensione per chi entro la scadenza dei 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale non si presenta presso i servizi sociali per la sottoscrizione del Patto di inclusione, con i pagamenti dell’Adi che vengono “congelati” nel mese successivo a quello in cui è scattato il suddetto termine.

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