Assegno sociale, nuove modalità per la richiesta: nasce il servizio precompilato, domanda semplificata e pagamenti in tempi brevi.
Diventa più semplice richiedere, e quindi ottenere, l’Assegno sociale, lo strumento che al compimento dei 67 anni spetta a coloro che sono in uno stato di bisogno economico.
Grazie alle risorse del Pnrr, con le quali l’Inps da mesi sta migliorando i propri servizi, è stato possibile semplificare la procedura per la domanda di Assegno sociale che d’ora in avanti può essere inviata in pochi minuti. Nel dettaglio, anche per l’Assegno sociale - come ad esempio è stato per la pensione di reversibilità - viene introdotto un servizio precompilato in cui alcuni dati necessari ai fini della richiesta vengono recuperati automaticamente dalle banche dati a cui ha accesso l’Inps.
Basterà quindi accedere al servizio - utilizzando le credenziali Spid o Cns - e confermare i dati che risultano precompilati per poter fare richiesta dell’Assegno sociale che, ricordiamo, quest’anno ha raggiunto l’importo mensile di 503,27 euro.
Assegno sociale, più semplice la richiesta e più veloce il pagamento
I vantaggi del nuovo servizio Inps per la richiesta di Assegno sociale sono perlopiù due:
- da una parte la semplificazione della compilazione della domanda, il che dovrebbe aiutare sempre più persone a inviarla in autonomia senza dover per forza ricorrere ai servizi di un intermediario. E va detto che anche questi potranno comunque giovare nel nuovo servizio, velocizzando così le pratiche: come spiegato dall’Inps, infatti, la domanda precompilata dell’Assegno sociale presto verrà estesa anche a patronati e ad altri intermediari;
- dall’altra il fatto che in questo modo l’Inps potrà velocizzare la fase istruttoria. Di conseguenza, i tempi per conoscere l’esito della domanda, nonché per la liquidazione dell’Assegno, dovrebbero ridursi.
Dove accedere alla domanda precompilata
Il nuovo servizio è disponibile seguendo il percorso:
- Sostegni, Sussidi e Indennità
- Per persone a basso reddito
- Assegno sociale
Ovviamente per utilizzare il servizio bisognerà accedere tramite la propria identità digitale; e va specificato che si potrà ancora scegliere tra la domanda precompilata e quella tradizionale.
Cosa c’è nella domanda precompilata e cosa invece bisognerà inserire
A tal proposito, è importante capire cosa c’è nella domanda precompilata e quali sono invece i dati che dovranno essere comunque indicati dal richiedente, così eventualmente da essere preparati una volta che si utilizzerà la procedura.
Nel dettaglio, spiega l’Inps che tutti i dati anagrafici e reddituali che incidono sulla misura della prestazione (qui le regole per il calcolo dell’Assegno sociale) sono già compilati in quanto reperiti dall’Inps direttamente dalle banche dati a cui ha accesso.
Al momento della domanda sarà quindi sufficiente indicare il Codice fiscale, mentre sarà l’Inps a compilare i vari spazi con le informazioni riferite a:
- cittadinanza;
- residenza;
- trattamenti previdenziali e/o assistenziali erogati dall’Inps.
Dati che potranno essere accettati o modificati, con la sola eccezione dei trattamenti erogati dall’Inps per i quali non è possibile effettuare alcuna modifica.
Gli unici dati da inserire riguardano eventuali separazioni o divorzi. In tal caso, infatti, sarà compito del richiedente inserire gli estremi della sentenza o comunque il decreto di omologazione della separazione consensuale/modifica delle condizioni della separazione laddove il provvedimento giudiziario non sia stato allegato alla domanda su iniziativa del richiedente. In presenza di un accordo di separazione o divorzio, oppure di modifica delle loro condizioni innanzi all’Ufficiale dello Stato Civile, bisognerà indicare gli estremi (Comune, data e numero di protocollo) dell’atto.
Per quanto riguarda le richieste di Assegno sociale da parte di extracomunitari, invece, sarà necessario allegare alla domanda anche il titolo di soggiorno. E in caso di permanenza all’estero che potrebbe compromettere l’accesso al sostegno sarà possibile allegare la documentazione che ne fornisce la giustificazione, così da non interrompere il periodo di soggiorno legale e soddisfare il requisito dei 10 anni.
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