Pensione sociale, aumenta l’importo e sale sopra i 500 euro. Più ampia la platea dei potenziali beneficiari. Ecco cosa cambia da gennaio 2023 per effetto della rivalutazione.
A gennaio 2023 è atteso un nuovo aumento dell’assegno sociale, ossia quel trattamento assistenziale riconosciuto a prescindere dal versamento dei contributi e che quindi rappresenta un’alternativa alla pensione per coloro che non hanno i requisiti per andarci.
Sono due, infatti, i requisiti necessari per avere diritto all’assegno unico: l’età anagrafica - che segue quella pensionabile e che quindi nel 2023 sarà sempre pari a 67 anni - e la condizione reddituale, che deve essere inferiore a una certa soglia rivalutata annualmente.
Anche il valore dell’assegno sociale viene rivalutato ogni anno, ecco perché a gennaio 2023 l’importo erogato sarà più alto rispetto al mese precedente. Tanto i trattamenti previdenziali quanto quelli assistenziali, infatti, godono ogni anno di un incremento in base alla variazione dell’indice dei prezzi registrata nell’ultimo anno.
In caso di variazione positiva ci sarà un incremento, mentre semmai dovesse risultare negativa l’importo rimarrà invariato.
Nel 2023 è stato accertato un tasso di rivalutazione pari al 7,3%, quindi per l’assegno sociale è in arrivo un incremento di diverse decine di euro. E ad averne diritto, dal momento che anche il limite di reddito entro cui goderne è destinato ad aumentare, potrebbero essere più persone.
Di quanto aumenta l’assegno sociale nel 2023
L’assegno sociale nel 2022 ha avuto un importo di 469,03 euro considerando la rivalutazione dell’1,9%. C’è stato poi un secondo incremento dovuto all’anticipo della rivalutazione disposto dal decreto Aiuti bis che ha riguardato non solo le prestazioni previdenziali ma anche quelle di tipo assistenziale: da ottobre 2022, infatti, l’assegno sociale è stato aumentato del 2%, arrivando così a 478,41 euro.
A gennaio 2023 verrà poi completata la rivalutazione, per la quale è stato accertato un tasso del 7,3%. Sottraendo il 2% già riconosciuto nell’ottobre scorso, ne risulterà un incremento del 5,3%: quindi, l’assegno sociale 2023 sarà pari a 503,26 euro.
Per l’ufficializzazione dell’importo bisognerà però attendere l’apposita circolare Inps (che dall’Istituto garantiscono che è prossima alla pubblicazione) con cui verranno forniti ulteriori dettagli sulla rivalutazione di gennaio. Una cosa è certa: centesimo più centesimo meno, l’assegno sociale salirà sopra i 500 euro mensili dal prossimo anno.
A chi spetta l’assegno sociale nel 2023
Come anticipato, l’assegno sociale spetta a coloro che hanno compiuto i 67 anni di età e hanno un reddito inferiore alle soglie individuate dalla legge. Nel dettaglio, per avere diritto all’importo pieno dell’assegno sociale bisogna soddisfare i seguenti requisiti:
- reddito personale pari a 0;
- reddito coniugale, per chi è sposato, inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale stesso, quindi 6.542,38 euro (considerando che viene erogato per tredici mensilità).
Per avere comunque diritto all’assegno sociale, ma in misura parziale, invece, basta avere:
- un reddito personale non superiore a 6.542,38 euro, quindi l’importo annuo dell’assegno sociale;
- reddito coniugare non superiore a 2 volte l’importo annuo dell’assegno sociale, ossia 13.084,76 euro.
In tal caso l’importo parziale viene calcolato sottraendo da 6.542,38 euro l’importo del reddito percepito: ad esempio, chi ha un reddito di 2.000 euro avrà diritto a 349,41 euro di assegno sociale.
Con l’incremento dell’assegno sociale, quindi, aumenta anche il limite reddituale entro cui beneficiarne, ragion per cui nel 2023 si ampia la platea dei potenziali percettori. A tal proposito, ricordiamo che anche chi percepisce una pensione, ma d’importo annuo inferiore a quello dell’assegno sociale, potrà accedere a tale prestazione, ricevendo appunto solamente un’integrazione parziale data dalla differenza tra l’importo annuo dell’assegno sociale e la pensione percepita.
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Ricordiamo, però, che il calendario dei pagamenti di pensioni e prestazioni assistenziali subisce una leggera modifica nel mese di gennaio. L’accredito, infatti, anziché avvenire il primo giorno bancabile, come vuole la regola generale, avviene il secondo giorno: di conseguenza, affinché l’Inps possa avere il tempo per aggiornare i propri sistemi informatici, il prossimo pagamento dell’assegno sociale avverrà in data martedì 3 gennaio.
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