Assegno unico universale, ufficializzato il calendario con le date dei prossimi pagamenti. Ma per l’arrivo dell’aumento bisognerà avere ancora un po’ di pazienza.
L’Inps ha ufficializzato la data di pagamento per l’Assegno unico di gennaio 2024, confermando tra l’altro quanto noi di Money.it avevamo anticipato rispetto alla necessità di presentare nuovamente la domanda per percepirlo anche quest’anno senza alcuna interruzione.
Salvo casi eccezionali, come ad esempio per coloro che da gennaio 2024 non percepiscono più il Reddito di cittadinanza, l’Assegno unico viene pagato in automatico a chi già nel 2023 ne risultava percettore.
Nel contempo, seppur non esplicitamente, vengono confermati gli importi della mensilità in pagamento a gennaio: per l’aumento dell’Assegno unico - per il quale non è stata ancora ufficializzata la percentuale di rivalutazione - bisognerà attendere almeno fino al prossimo mese (con l’erogazione degli arretrati).
A tal proposito, ecco tutto quello che sappiamo sull’Assegno unico in pagamento a gennaio 2024, dalle date di arrivo agli importi, fino alle scadenze entro cui è necessario rinnovare l’Isee.
Assegno unico, gennaio e non solo: le prossime date di pagamento
Con il messaggio n. 15 del 2 gennaio 2024, l’Inps ha comunicato le prossime date di pagamento dell’Assegno unico universale fino a giugno 2024.
Come nel 2023 anche quest’anno viene individuato un range di tre date in cui può esserci il pagamento, ma solo per coloro che rispetto al mese scorso non hanno subito variazioni che possono incidere sul calcolo dell’importo.
Nel dettaglio, questo mese il pagamento è atteso tra mercoledì 17 e venerdì 19 gennaio 2024.
Dopodiché le date di cui tener conto nei prossimi mesi sono le seguenti:
- 16, 19, 20 febbraio 2024;
- 18, 19, 20 marzo 2024;
- 17, 18, 19 aprile 2024;
- 15, 16, 17 maggio 2024;
- 17, 18, 19 giugno 2024.
Come di consueto, invece, il pagamento della prima mensilità dell’Assegno unico universale avviene nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Lo stesso vale per quelle rate che sono state oggetto di conguaglio (ossia di ricalcolo), indipendentemente se a credito o a debito.
Viene pagato quindi tra il 29 gennaio e il 2 febbraio 2024 la mensilità per chi ne ha fatto domanda a dicembre 2023.
Obbligo della domanda e rinnovo Isee
Nello stesso messaggio l’Inps ha confermato la continuità dei pagamenti dell’Assegno unico per coloro che ne risultavano beneficiari nel 2023.
Le domande presentate, infatti, valgono anche per le annualità successive: l’unico obbligo per i beneficiari riguarda il dover comunicare eventuali variazioni che incidono sul calcolo dell’importo, come ad esempio la nascita di un nuovo figlio o anche la venuta meno di una di quelle condizioni che riconoscono il diritto all’Assegno unico ai figli maggiorenni di età inferiore ai 21 anni.
È obbligatoria, invece, la domanda per coloro che fino a dicembre 2023 hanno percepito dell’Assegno unico insieme al Reddito di cittadinanza. In tal caso la richiesta va effettuata il prima possibile, fermo restando che fino a febbraio 2024 l’Inps continuerà a erogare il sostegno in automatico sulla base delle informazioni a sua disposizione. Da marzo, invece, senza che ne sia stata presentata la relativa richiesta, l’Assegno unico cesserà di essere erogato.
Il secondo obbligo riguarda il rinnovo dell’Isee presentando la Dsu per il 2024. In tal caso la scadenza è fissata al 29 febbraio, altrimenti da marzo il sostegno continua a essere erogato ma l’importo si riduce al minimo (con la possibilità di recuperare gli arretrati presentando il nuovo Isee entro il 30 giugno successivo).
Gli importi dell’Assegno unico di gennaio 2024
In questi giorni si sta parlando molto dell’aumento dell’Assegno unico: tutto confermato, come previsto dalla normativa vigente il sostegno - come pure le relative soglie Isee - si adegua al costo della vita.
Tuttavia, il tasso d’inflazione definitivo accertato per il 2023 non è stato ancora ufficializzato: non è nota, quindi, la misura della rivalutazione che si applicherà per l’Assegno unico.
Per questo motivo, come tra l’altro successo nel 2023, a gennaio l’importo erogato non subisce variazioni rispetto al mese scorso (qui la tabella), mentre solo a febbraio ci sarà l’aggiornamento con i nuovi importi. E trattandosi di un aumento che in ogni caso decorre da gennaio 2024, in quell’occasione ne verranno riconosciuti gli arretrati.
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